(f.s.) Sfida dalle radici lontane, rivalità che nasce da quell'Italia dei “campanili” che accomuna le piccole province italiane. Regioni diverse, distanza colmabile senza patemi (133 chilometri), partite cariche di pathos lungo un cammino temporale di 70 anni. Due presidenti simili nelle idee, “amici” per impegni imprenditoriali, due dei pochi “uomini soli al comando” nelle società calcistiche italiane. Le analogie tra Frosinone e Benevento si sprecano: due piccole comunità (44mila abitanti la città ciociara, poco meno di 60mila quella sannita), condannate a vivere un calcio povero senza l'avvento dei due timonieri che le hanno permesso di oltrepassare il limite delle loro realtà (2 campionati di serie A ciascuno, 12 tornei di B per i ciociari, 5 per i sanniti).
Una storia lunga 70 anni
Dicevamo: 70 anni di sfide, neanche molte a dire la verità. Quello che si disputerà domenica allo Stirpe sarà il 30° incontro di campionato tra le due squadre (ma ce ne sono anche 8 di Coppa Italia di C), appena l'8° in serie B. Il bilancio di queste prime 29 sfide, lo diciamo subito, vede leggermente in vantaggio i giallorossi beneventani: 12 le loro vittorie, contro le 8 dei frusinati, 9 i pareggi. Anche in B comandano i sanniti: 4 vittorie contro 3 dei ciociari e la particolarità che mai nessuna di queste sfide è finita in parità.
La prima volta
Settanta anni di storia inaugurate da un 5 a 1 del Benevento il 14 dicembre del 1952 al vecchio Meomartini. Si gioca in IV Serie l'11a giornata. La squadra giallorossa allenata da Oronzo Pugliese, non ancora diventato “il mago di Turi, si mostra più concreta dei laziali, andando a rete al 18' con Sacconi, subendo il pari 2' dopo da Piccolomini, ma dilagando poi al 22' con Pugliese, al 30' e al 37' con Pallavicini e nella ripresa all'8' ancora con Sacconi. Storia di un calcio del passato, suggestivo, ma ormai in archivio.
Il gol di Ceravolo
Tra le tante sfide nell'era moderna spicca quella del 13 maggio 2017 allo stadio Vigorito. Al Frosinone basta poco per tagliare il traguardo della promozione diretta, ma quel pomeriggio un Benevento che getta il cuore oltre l'ostacolo vince con le reti di Puscas e di Ceravolo al 93' (il pari frusinate era stato di Ciofani). Una vittoria che spinge i giallorossi ai play off e nega al Frosinone la promozione diretta, che va all'Hellas Verona. Quei play off, come tutti ricorderanno li vinse la squadra di Marco Baroni, mentre il Frosinone fu eliminato dal Carpi.
L'anno scorso ha dominato la squadra laziale (vittoria al Vigorito per 4 a 1, allo Stirpe per 2-0), quest'anno in avvio di campionato l'ha spuntata la compagine giallorossa ancora allenata da Caserta (2-1, doppietta di Forte, Garritano). Tutto è pronto per la 30a sfida, domenica allo Stirpe i favori del pronostico solo tutti per il Frosinone. Ma anche stavolta, proviamo a scommettere, non ci sarà nulla di banale.
Nella foto la gioia di Ceravolo dopo il gol al 93' il 13 maggio 2017. Nell'inserto a sinistra l'articolo del Corriere dello Sport del 14 dicembre 1952, la prima sfida della storia tra Benevento e Frosinone