Benevento, Vigorito: "Ci rialzeremo. Occhio al mercato"

Il presidente giallorosso ha raggiunto la squadra nel ritiro romano

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Benevento.  

“Non importa quante volte cadi, ma quante volte cadi e ti rialzi”. Non è un frase di Fabio Cannavaro che di successi calcistici ne ha avuti parecchi. È di Vince Lombardi. Che con la sua morale fortifica ancor più il pensiero positivo di Oreste Vigorito. Il momento è difficile, il presidente del Benevento lo respira per la prima volta perché in fondo le due parentesi in A raccontano di un calcio diverso, difficile per le cenerentole. Suvvia non è la stessa cosa. Si fa fatica a pensare ad un ritorno in C ma il patròn viviseziona il pensiero e ne prende la parte migliore: c'è ancora modo e tempo per rialzarsi. Ha raggiunto ieri mattina il ritiro romano: nemmeno il tempo di disfare le valigie dopo una breve vacanza con la famiglia che Vigorito si è rimesso in moto per far visita a squadra e staff tecnico. Per guardare tutti negli occhi dopo una delle partite più brutte recitate dai giallorossi.

Sconfitta col Perugia

“Non ho seguito quei 90 minuti più recupero ma dal racconto attento dei miei collaboratori ho vissuto la stessa delusione di coloro che erano sulle gradinate dello stadio. Subito dopo mi sono chiuso in me stesso per riflettere ma ho anche analizzato la questione con chi come me è artefice di questo cammino: è una squadra che dopo aver compiuto un passo in avanti ne fa due indietro. Col Perugia sono svaniti tutti i progressi seppur minimi fatti fino a quel momento”. La causa? Il massimo dirigente la individua nelle troppe assenze: “E' quella scatenante. Non è stato mai possibile schierare la migliore formazione, ci sono state sempre delle assenze che hanno condizionato il modus operandi dell'allenatore. Questa pausa arriva al momento opportuno perché ci permetterà di recuperare tutti anche se già a Cosenza bisognerà fare a meno di ben tre centrocampisti titolari (Acampora, Viviani e Tello). Sicuramente saremmo voluti arrivare a questa sessione di mercato con risposte più concrete e non certamente figlie dell'impossibilità di vedere in campo i frutti delle operazioni estive. Ma c'è bisogno di analizzare bene ogni singola situazione, credo che la frenesia dell'ultima sessione, che poi in fondo ha riguardato quasi tutte le squadre, ha già insegnato che non bastano i nomi ma servono condizione, motivazione e adattamento”.

Mercato

Eppur le voci si rincorrono: diversi i nomi accostati al Benevento ma Vigorito chiarisce: “Non è il nostro mercato, è quello di chi lo vuole raccontare per forza. Al momento siamo vigili, attenti su tutto ma non mi pare che altrove ci siano stati grandi movimenti. La verità è che un momento difficile per tutti, la liquidità scarseggia, i giocatori liberi non sono al top. Per il Benevento il problema non è economico, sia ben chiaro, ma c'è consapevolezza di aggiustare il tiro senza fare ulteriori danni”. Risposte positive sono arrivate proprio dal ritiro romano. “Era stato organizzato prima della sconfitta perché non punitivo ma volto a far lavorare Cannavaro con tutti i componenti della rosa in maniera più intensa. Ho assistito ad una amichevole in famiglia e ho visto belle trame. Ha giocato Ciano, colui che ci è mancato e ha dimostrato di poter dire ancora tanto in questo calcio. Pensavo di trovare un clima negativo, di scoramento, e invece ho percepito una voglia di rivalsa che mi fa ben sperare”. L'obiettivo non cambia, è la salvezza. “Lo avevamo detto in estate poi il campionato ci ha catapultati in una realtà ancora più amara ma che sta coinvolgendo altre squadre partite con grandi sogni. Dobbiamo accettare il momento, trovare delle soluzioni, afferrarle e salvare una categoria che un po' tutti, temendo di perderla, siamo tornati ad apprezzarla com quando la sognavamo da una vita”.