Benevento, i numeri dicono che la difesa ha tenuto

Ottavo posto per tiri subiti, dato in controtendenza con quello della fase offensiva

benevento i numeri dicono che la difesa ha tenuto
Benevento.  

(f.s.) Cannavaro ripete spesso di fidarsi solo di ciò che vede. Lo chiama “occhiometro”. E se una persona è esperta, il metodo è francamente garantito. Se poi al cosiddetto “occhiometro” aggiungiamo anche il supporto dei numeri e ci accorgiamo di arrivare più o meno agli stessi risultati, allora il quadro della situazione può legittimamente essere giudicato più chiaro. 

L'analisi numerica di oggi ci fa soffermare ancora una volta sulla differenza di risultati tra la fase difensiva e quella offensiva.

A prescindere dagli uomini che ne hanno fatto parte e dalla simpatia per uno o l'altro giocatore, si può dire senza tema di smentita che i numeri della difesa in fondo siano in linea con un campionato di mezza classifica. Non eccelso, ma ben lontano dagli scenari disastrosi della zona play out.

Il dato analizzato sono i tiri in porta subiti, che vedono il Benevento in una tranquilla ottava posizione.

Inutile dire che la poltrona più ambita, quella in cima alla classifica tocca al Frosinone (i numeri, in fondo, non mentono mai): i ciociari, che si impettiscono per avere la difesa meno perforata del campionato (11 gol incassati) hanno subito una media di 39 tiri. Al secondo posto la Reggina insieme al Genoa, con 53 tiri subiti. Terzo posto per il Parma (58 tiri), quarto per il Pisa (66). Al 5° posto l'Ascoli con 69 tiri subiti, sesto il Palermo con 70, al settimo la Ternana con 71. E qui si inserisce il Benevento: ottavo posto insieme al Bari con 73 tiri subiti.

Come si può evincere, il dato statistico sottolinea come in fondo la Strega sappia in qualche maniera difendersi. Peggio hanno fatto Cagliari (74), Brescia (75), Como (76), Sudtirol (79), Venezia (80), Perugia (88), Modena (96) e Cosenza (96).

Dati statistici che possono servire anche in questa fase di calciomercato, a trovare in giro elementi che sappiano soprattutto costruire il gioco e finalizzarlo. I numeri sottolineano questo e inchiodano una fase offensiva assolutamente insufficiente. D'altra parte l'occhiometro come sempre farà la sua parte.