Bomber serie B, comandano i "volti nuovi"

Brunori e Cheddira arrivano dalla Lega Pro. Attardati Coda e Lapadula

bomber serie b comandano i volti nuovi
Benevento.  

(f.s.) Ma l'avete guardata la classifica dei marcatori della B? Dove sono i grandi bomber, quelli che hanno smosso vagonate di milioni e fatto sognare le squadre più ambiziose? Sono dietro, arrancano, lasciando spazio a chi viene dal basso: la classifica la comandano due bomber doc, ma che l'anno scorso militavano entrambi in Lega Pro, Brunori del Palermo e Cheddira del Bari: sono a quota 9 e per il barese addirittura pesa negativamente il periodo trascorso ai mondiali, mentre il rosanero ha agito in rimonta aiutandosi anche con 3 rigori. Alle loro spalle a quota 7 gol il pisano Ettore Gliozzi, uno che bazzica la B da un paio d'anni e che s'è fatto notare per qualche perla di rara bellezza. Ma la quantità non c'è mai stata (7 gol a Cosenza, 9 a Como), se si escludono le stagioni in Lega Pro con Sud Tirol e Siena (15 centri). Solo al quarto posto spuntano Coda e Lapadula che hanno segnato 6 gol. Il cavese che indossa la maglia del Genoa si è aiutato anche con 4 tiri dal dischetto. Ma insieme a loro c'è una pletora di aspiranti goleador, dal finlandese Pohjanpalo del Venezia, che finora aveva scoperto le sue carte solo nel massimo campionato turco (16 gol nel Rizespor), al modenese Diaw (15 gol, play off compresi nel Cittadella del 2019/20), fino al “carneade” Odogwu del Sud Tirol. Storia singolare quella del trentunenne attaccante italo-nigeriano che aveva brillato finora solo in D nell'alto Vicentino nel 2015/16 mettendo a segno 17 gol (16 con l'Arzignano due anni dopo), ma che neanche in C coi bolzanini aveva segnato molto (l'anno scorso 22 partite, 5 gol). Quando al Sud Tirol è arrivato Bisoli lui era in lista di partenza, magari alla ricerca di un buon ingaggio in C. Ma l'allenatore emiliano si era opposto e aveva voluto che rimanesse. Le sei reti di Odogwu e le sue prestazioni lo hanno ripagato della tanta fiducia. 

Più dietro ci sono bomber di fama come Pavoletti, Leonardo Mancuso, Menez, Cutrone. Senza contare Alfredo Donnarumma, malinconicamente a quota 1 in quella classifica che è stata quasi sempre il suo territorio di caccia preferito.

Nella foto Brunori del palermo contrastato da Acampora