Cannavaro: "Sarà una gara tosta, non dobbiamo giocare col freno a mano tirato"

Il tecnico del Benevento ha presentato in conferenza stampa il match di domani col Sudtirol

cannavaro sara una gara tosta non dobbiamo giocare col freno a mano tirato
Benevento.  

Il Benevento domani affronterà il Sudtirol allo stadio Druso di Bolzano. Il tecnico Cannavaro, in conferenza stampa. ha presentato così l'incontro: 

"Lasciamo dei calciatori importanti che sono infortunati, ma sono abituato a pensare quelli che scendono in campo. Si gioca undici contro undici, mi sono concentrato su quello. Ho approfondito un po' di più le notizie che potevano servirmi. Al di là degli infortunati abbiamo ancora dei calciatori da recuperare. Tanti di loro, in fase di preparazione, era massimo 45 minuti. Abbiamo lavorato sull'aspetto fisico e mentale". 

"Sicuramente bisogna toccare la testa. La paura che ho visto nel primo tempo di domenica la dobbiamo elimianre subito. Non possiamo giocare con il freno a mano tirato. Dobbiamo decidere se fare la guerra o giocare a calcio, anche fare la guerra col freno a mano tirato non conviene. Per me è importante l'aspetto psicologico, ci stiamo lavorando". 

"Sicuramente pesano di più gli infortuni che ti fanno fare delle scelte forzate. Sei più orientato a delle scelte obbligate. La prestazione di domenica già è dimenticata, soprattutto il primo tempo. Quella con l'Ascoli deve essere subito archiviata, col Sudtirol abbiamo tutto da perdere. E' la classica partita in cui se vinci è normale, altrimenti saremo criticati. Non possiamo permetterci di regalare un tempo". 

"I due braccetti nella difesa a tre pensavamo poco in fase di appoggio, erano sempre molto stretti. Per me sono molto importanti, soprattutto in zona palla il braccetto deve accorciare le distanze. Non deve avere paura di giocare. Per il resto sono cose che gradualmente cercheremo di sistemare. Il modulo è in funzione di ciò che abbiamo. Non troviamo alibi, chi andrà in campo saprà cosa fare. Dovremo essere molto equilibrati". 

"Emergenza in difesa? Non posso giocare, preferisco stare fuori (ride ndr). Abbiamo tre difensori di ruolo, quindi adesso bisogna gestirli nel migliore dei modi. Il quarto può essere Letizia che può adatarsi? Non lo so. Speriamo che vada tutto bene e che non ci siano altre emergenze. Siamo pochi". 

"Svincolati? Quando sono arrivato non ho chiesto nulla alla società perché mi sono concentrato sui calciatori che ci sono. Fino a quando non recupero tutti i miei calciatori questa non è una squadra valutabile. Solo dopo possiamo capire dove migliorare. Già quello che ho, sulla carta, sono calciatori che possono permetterti di fare un determinato campionato". 

"Ciano ha le caratteristiche come falso nueve. In avanti hanno tutti pochi minuti nelle gambe, dovrò gestirli. La Gumina è rientrato, ha fatto due allenamenti con la squadra. Non mi va di rischiarlo. Dovrò fare una gestione diversa rispetto a ciò che si fa normalmente. Non bisogna regalare un tempo, non è che ogni volta coloro che partono dalla panchina possono cambiarti la partita. Dobbiamo già partire in un certo modo". 

"Non sono orientato a pensare già al mercato di gennaio, devo pensare a domani. Sicuramente, visto i calciatori che ho, posso giocare in vario modo. In squadra ci sono queste soluzioni. L'obiettivo è cercare di recuperare quelli che abbiamo, poi possiamo pensare al resto". 

"Più importante il risultato o la prestazione? Devo cercare di far capire ai calciatori che solo attraverso una buona prestazione possiamo arrivare a un risultato importante. Non posso sperare di vincere senza proporre nulla. Dobbiamo essere consapevoli che attraverso una buona prestazione di squadra arriviamo al risultato".

"Per me l'importante è occupare gli spazi, di andare ad accompagnare l'azione offensiva. Di riempire l'aria. Se porti più gente in area hai più possibilità. Stiamo giocando con un centrocampo a due, so che si può giocare a tre o a quattro, ma al di là del sistema mi piace che a turno uno dei centrocampisti si inserisce. Non mi piacciono i giocatori statici, ma elementi dinamici che sanno leggere le situazioni. Tello è uno di questi, così come Karic. Ci sono mezzali che si possono inserire da dietro, c'è bisogno dei tempi giusti e del coraggio". 

"Domenica si è visto poco il 3-4-2-1. Ciano e Improta erano sulla linea degli attaccanti, non venivano mai tra le linee. Sono caratteristiche diverse tra di loro, ma chiunque può stare tra le linee, basta che ha una buona postura del corpo. Stiamo lavorando su tutti questi aspetti, provando ad avere una gestione della palla non solo in orizzontale. Lavoriamo su concetti normali, ma fare delle ripassate è importante". 

"Per me Improta può giocare come esterno alto, come quinto. Può fare anche la mezzala. E' un calciatore di corsa, con le dovute caratteristiche può essere paragonato a Fuser perché è molto attento in fase difensiva ma ha una buona spinta in avanti". 

"Il gol dell'Ascoli è stato un mio errore. Non abbiamo preparato a dovere i calci piazzati. Avevo dato per scontato che determinati situazioni venissero fatte bene. Su una linea sono fondamentali gli spazi tra gli uomini. Su quella punizione, avere simili spazi è come aprire la porta di casa. Chiedo ai ragazzi di ragionare da soli, sicuramente è stato un errore evitabile". 

"Porte chiuse? Non ci abbiamo pensato, non c'è nulla da nascondere. Martedì sarà a porte aperte". 

"La tranquillità la danno i risultati. Ciò che chiedo ai miei calciatori è di mettersi a disposizione quando uno ha la palla. Domenica li vedevo che scappavano. Gioco a calcio da quando ero piccolo, mi rendo conto quando uno ha paura. A me non interessa di sbagliare un passaggio, non voglio vedere gente che va in campo che si gira. Voglio gente che sia libera mentalmente. Il vincere per forza ti rovina perché ti fa subentrare la paura. Dobbiamo essere consapevoli di dover dare tutto in campo, poi se gli altri sono più bravi gli diamo la mano". 

"Acampora? Gli chiedo di essere più veloce e di posizionarsi meglio col corpo. Riceve palla con una posizione del corpo sbagliato. Se dobbiamo uscire da una progressione bisogna essere già proiettati in avanti. Tiene molto bene il contrasto, è un calciatore importante per noi ma allo stesso tempo deve capire che per giocare veloci servono due tocchi a centrocampo".

"Il Sudtirol è una squadra che conosce i propri pregi e difetti. Ha due attaccanti forti, di cui uno forte fisicamente. Se facciamo la guerra con lui la perdiamo. Dobbiamo ragionare, provando a non dargli l'appoggio con il corpo. Sarà una bella partita tosta". 

"Mister Lippi mi ha scritto che mi stava guardando contro l'Ascoli. Mi fa piacere, è sempre stato affezionato ai suoi ex calciatori. Li segue tutti". 

"Per gli infortunati sono tempi lunghi. A parte Viviani che speriamo rientrerà la prossima settimana, per il resto si parla di un minimo di tre settimane e qualcosa anche in più. Forte starà fermo un paio di settimane". 

"Schiattarella? Stiamo lavorando. Cerchiamo di dargli delle basi importanti. Anche lui viene da un infortunio. E' sicuramente uno di esperienza che può darci tanto. Stiamo cercando di far migliorare tutti quei calciatori che, per un motivo o per un altro, sono indietro con la condizione. Sta meglio". 

"Dal punto di vista dell'aggressività non possiamo essere inferiori a nessuno. Penso che quella sia la base, poi dopo vengono fuori gli altri aspetti".