Il marchio di fabbrica è il 4-3-3, ma almeno inizialmente le modifiche tattiche non saranno radicali. Fabio Cannavaro vuole rendersi conto bene del materiale che ha a disposizione, ma nessun salto nel buio. Dunque appare più che probabile che si ricominci con una difesa a tre. Il resto lo si scoprirà solo lavorando: può essere 3-5-2, ma anche 3-4-1-2, sfruttando subito qualche giocatore bravo a giostrare tra le linee (Ciano, Farias), senza rinunciare alle due punte in avanti. In ogni caso qualunque modulo tattico iniziale dovrebbe portare a rimodellare la squadra secondo il 4-3-3 che gli è più congeniale. “A me piace dividere il campo per catena di destra e sinistra e in base a quello faccio occupare tutti gli spazi, con le varie dinamiche che si possono sviluppare da una fascia all'altra", disse in una recente intervista. Spiegando i dettagli di quell'assetto che preferisce rispetto ad altri: "I punti di riferimento sono sempre due – spiegò qualche tempo fa - il giocatore davanti alla difesa e il centravanti. Credo molto nel possesso palla e nell'occupazione degli spazi. Mi piace che la mezzala attacchi gli spazi". Pochi concetti chiari per capire le strategie dell'ex campione del mondo. Che si ritroverà in campionato subito un avversario che gioca col 4-3-3, l'Ascoli dell'ex allenatore giallorosso Chistian Bucchi.
Benevento, il modulo è ancora da scegliere
Cannavaro potrebbe iniziare da una difesa a tre e poi modifiche piano piano l'assetto
Benevento.