Benevento, tante cose da rivedere

Ora il campionato si ferma: due settimane per aggiustare molti meccanismi

benevento tante cose da rivedere
Benevento.  

(f.s.) Ci mancava pure il gol nel recupero. E' un momento delicato, in cui sarebbe servito almeno un pizzico di buona sorte. Invece, niente. Due sconfitte di fila riaprono vecchie ferite. Il ko del Rigamonti va a braccetto con una prestazione confusa che avrebbe dispensato perplessità anche in caso di pareggio finale. L'innesto dei nuovi (alcuni in condizioni davvero precarie, come Simy) ha finito con il danneggiare anche alcuni ingranaggi che sembravano cominciare a girare meglio. Spostare Glik a “braccetto” di destra della difesa a tre non è sembrata la soluzione migliore, anche se Leverbe tra i nuovi è stato dei più convincenti. Tanto valeva tornare ad una difesa a quattro per creare meno confusione davanti a Paleari. Scegliere di mandare subito in campo Simy a fare da spalla a Forte ha finito col rendere assai più prevedibile la manova offensiva della strega.

In qualche frangente si è respirata aria di “prime uscite stagionali”, con meccanismi da ricercare e trovare col tempo e con lunghi momenti di disorientamento. Non ha aiutato l'uscita di Karic, uno dei pochi a riuscire a equilibrare la manovra, a sacrificarsi in entrambe le fasi.

Nonostante le difficoltà, il pareggio non sarebbe stato immeritato. Ma il gol del giovane Bianchi deve far riflettere molto: riempire l'area davanti a Paleari (erano in otto i giallorossi che la presidiavano) non è bastato ad evitare il peggio. Bertagnoli è stato lasciato tutto solo in area sulla destra e libero di trovare dietro Bianchi, altrettanto libero, che ha avuto il tempo persino di mirare all'angolino, facendo, per sua fortuna (quella che aiuta gli audaci...), passare il pallone tra le gambe di Kubica che era andato a contrastarlo.

Il campionato ora si ferma, il Benevento riprenderà domenica 2 ottobre al Vigorito contro l'Ascoli e avrà quasi due settimane per rimodellare uno schieramento che sembra ancora lontano dal suo assetto migliore. Nel frattempo dovrà dare Glik e Veselj alle nazionali di Polonia e Albania per la Nations League.