Benevento, è il momento di rimodellare i reparti

Molti dei nuovi acquisti si stanno avvicinando ad una condizione assai accettabile

benevento e il momento di rimodellare i reparti
Benevento.  

Connotare il Brescia nell'ambito di questo campionato è complicato come accade con tutte le sue partecipanti. Le rondinelle sono in testa alla classifica, pur avendo rinunciato a parecchi giocatori della passata stagione, da Tramoni (Cagliari) a Joronen (Venezia), da Pajac (Genoa) a Palacio (svincolato), a Leris (Sampdoria), Sabelli (Genoa), Bajic (Udinese), fino a Jagiello (Genoa). In compenso sono rimasti Moreo, premiato da una giuria locale come migliore giocatore dello scorso anno, Bisoli, Mangraviti, Adorni, Cistana (che è infortunato), Ayè. Cellino voleva allestire una squadra giovane e l'ha fatto: le rondinelle hanno l'età media più bassa della categoria (24). E a quanto pare, finora, hanno saputo coniugare gioventù e risultati. Che non è prerogativa di tutti.

Cinque partite sono ancora un lasso di tempo troppo breve per emettere giudizi: il Brescia quattro di queste le ha vinte (in casa con Sudtirol e Perugia, fuori con Como e Modena), una l'ha persa, nettamente a Frosinone (3-0).

Il Benevento affronterà una squadra che lo spagnolo Clotet ha plasmato a sua immagine, capace di grandi slanci agonistici, sbarazzina nei tanti giovani che ne fanno parte (occhio all'ex triestino Nicolas Galazzi). Prerogativa essenziale sarà almeno pareggiare l'agonismo delle rondinelle: niente contrasti molli e grande predisposizione alla “garra”.

Dopo cinque giornate di campionato e a mercato finalmente terminato, il Benevento ha bisogno di fare un “tagliando” alla propria struttura: è il momento insomma di modellare meglio l'undici base e consentirgli di pescare a piene mani tra i nuovi arrivi. L'allenamento aperto al pubblico di martedì ha mostrato chiari segni di miglioramento in tutti i rinforzi del mercato. Non è ancora il momento di gettarli nella mischia in maniera indiscriminata, ma è giunto il tempo di consentirgli di dare un apporto qualitativo alla squadra in cui giocheranno questo campionato.

In campo si è rivisto Mattia Viviani e la cosa non può che far piacere, ma appare scontato che il suo rientro non sia ancora alle porte. E il suo ruolo è quello che richiede forse le maggiori riflessioni. Caserta ha due alternative per sostituire l'ex clivense: Schiattarella e Kubica. Entrambi dovrebbero essere pronti a giocare almeno mezza partita, per cui anche una staffetta al Rigamonti potrebbe andar bene. Soprattutto per alleviare dall'incarico gravoso Genny Acampora, che nel ruolo di vertice basso è un ripiego, non sempre capace di essere efficace. Con l'ex spezzino a fare il regista si finisce per perderlo anche come mezzala a ridosso dell'attacco, che è quello che preferisce fare. L'auspicio è che dunque si salti finalmente il guado e si consenta ai nuovi acquisti di fare quello per cui sono stati ingaggiati. E' evidente che quella a centrocampo non sia l'unica mossa attesa. C'è anche la difesa che può inserire un elemento di spicco come Maxime Leverbe. Il francese sembra in condizione e dunque in grado di indossare la sua prima maglia da titolare. Pe l'attacco si può anche aspettare un po': probabilmente Simy e Ciano sono i giocatori che hanno maggior bisogno di trovare la forma giusta. Ma lì è legittimo sperare che Forte e La Gumina (oltre che Farias...) siano in grado di fare la loro parte con efficacia.