Benevento, Vigorito: "La squadra è con Caserta. C'è bisogno di tranquillità"

Il presidente: "Annata sufficiente. Al Del Duca mi auguro di ripetere il 2-0 del campionato"

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Benevento.  

Intervenuto in diretta nel corso di Ottogol, il presidente Oreste Vigorito è tornato a parlare in vista del match di venerdì tra Ascoli e Benevento: 

"C'è bisogno di tranquillità da parte di tutti, ricordando che stiamo per giocare i play off per andare in serie A e non per la serie C. Capisco la delusione perché a un certo punto avevamo visto il premio, poi scivolando all'indietro è rimasto in bocca il dolce sapore che stavamo gustando". 

MANCANZA DI PERSONALITA' - "Mi rifiuto di ascoltare un'analisi del genere perché per poterne parlare occorre conoscere direttamente le persone. Caserta anche da calciatore era considerato un allenatore in campo per la sua personalità. Tutti abbiamo il diritto di giudicare quanto viene visto in campo, ma la personalità da dove si vede? Da come rimbalza il pallone? Occorre conoscere profondamente gli uomini e guardarli in faccia. Bisogna analizzare ciò che ha subìto questa squadra nel corso dell'annata, come il Covid che causa un calo di rendimento quando tocca il fisico di un atleta. Abbiamo avuto la perdita di un calciatore come Lapadula con conseguente cambio di modulo, così come è stato rilevante giocare ogni tre giorni dopo la sospensione del campionato con almeno cinque infortunati a partita". 

CASERTA - "Secondo voi perché un imprenditore che da sedici anni ottiene risultati discreti nel calcio, non ha esonerato l'allenatore? Perché tutta la squadra è con lui, quindi per me questa già è una base di ottimismo. Adesso comincia un altro campionato. Questa stessa squadra riuscì a dare una lezione di calcio proprio all'Ascoli nella quarta giornata di campionato, contro una squadra che andava a gonfie vele ed era considerata già tra le candidate alla promozione. Perché non posso pensare di fare lo stesso anche venerdì?".

CAMPIONATO - "All'inzio del campionato ho detto che avremmo fatto una stagione competitiva, con l'obiettivo di valorizzare i giovani. Siamo la squadra di serie B che ha avuto il maggior numero di ragazzi in prima squadra. La squadra è valida, poi è chiaro che ci sono gli avversari. E' poco generoso fare paragoni con la Salernitana perché i granata fino a quattro settimane fa erano in serie B, mentre noi abbiamo fatto un percorso opposto. Il calcio è più complicato rispetto a ciò che dicono i giornalisti che quando si perde parlano di scarsa personalità, mentre in caso di successi esaltano il cuore della squadra". 

MANCATA PROMOZIONE - "Credo che sia dovuta a una serie di tanti fattori, come le tante partite ravvicinate. A Cosenza abbiamo perso a due minuti dalla fine. poi la Ternana ci ha dato una lezione di calcio. C'è stato un crollo nel finale al quale do zero, ma all'intero campionato non posso fare altro che assegnare una sufficienza perché una squadra che ottiene la qualificazione ai play off vuol dire che ha dato vita a un campionato di vertice. Adesso c'è l'Ascoli. Mi auguro che riusciremo a smentire gli altri, altrimenti ricominceremo un'altra volta". 

TIFOSI - "C'è una differenza tra lo giocare con 2mila spettatori o con 10mila. Non mi sento di dire che i tifosi giallorossi non amino la squadra, ma ci sono stati una serie di problemi che ne hanno causato l'allontamento come la crisi economica, il coronavirus, le mascherine, gli abbonamenti tv e altro. La simbiosi degli altri anni non c'è stata e mi rifiuto di parlare di delusione dopo che per 87 anni si è aspettata la serie B".