Benevento, quando il "mal comune non è mezzo gaudio..."

Nelle ultime quattro giornate tutte le migliori hanno camminato col freno a mano tirato

benevento quando il mal comune non e mezzo gaudio
Benevento.  

(frasan) Ultime quattro partite di questo campionato. Una sorte di apocalisse, pronostici rovesciati come un guanto, tutte le maggiori protagoniste travolte da una crisi di nervi. Da quel week end del 9 e 10 aprile il Benevento di partite ne ha giocate cinque, perchè aveva il “bonus” del recupero sul campo del Cosenza. Bottino complessivo 6 punti, media povera di 1,2 punti a gara. Con l'aggravante, evidentemente, della partita in più giocata rispetto agli altri.

Ma gli altri non hanno fatto meglio. La capolista Lecce, che sta per tagliare il traguardo diretto della A, di punti nelle ultime 4 gare ne ha conquistati 6, la media è appena qualche tacca sopra quella del Benevento, 1,5. Peggio ancora ha fatto la Cremonese capace di racimolare appena 3 punti in questo rush finale: media punti 0,75, una media da retrocessione. Si è difeso il Monza con i suoi 7 punti, media di 1,75. Così come il Frosinone che ha avuto lo stesso andamento. Male Brescia e Pisa con i lori 5 punti conquistati e la media di 1,25. La migliore delle squadre di testa? L'Ascoli: per i marchigiani ben 10 punti nelle ultime 4 gare, ad una media di 2,5. Un avversario da temere anche in chiave play off.

L'ecatombe fa capire quanto sia stato dispendioso questo campionato. I muscoli intossicati sono prerogativa di tutte le squadre, i risultati ne sono la testimonianza più chiara. E' evidente che chi aveva qualche punticino di vantaggio lo sfrutterà fino in ultimo, così come ha potuto far leva su qualche chanche in più chi aveva un organico ricco. E' il caso del Monza, che ha praticamente due squadre a disposizione e la possibilità di intercambiare una marea di giocatori tutti più o meno della stessa caratura.