Il Benevento chiude la stagione regolare con la Spal e un calciatore che ha vestito entrambe le maglie è Fabrizio Melara, entrato nella storia del calcio sannita grazie alla doppia promozione dalla Lega Pro alla serie A. L’ex giallorosso ha osservato attentamente l’andamento della Strega nel corso del campionato, soprattutto il finale che l’ha vista sciupare in malo modo le ultime possibilità di ottenere la promozione diretta:
“Sicuramente ha avuto due grandi occasioni, in particolare quelle con Cosenza e Ternana, così come in casa del Monza. C’è rammarico, non lo nascondo. Alla vigilia nessuno pensava che il Benevento dovesse stravincere il campionato, ma si è rivelata una stagione molto equilibrata e la squadra ha fallito degli appuntamenti importanti che avrebbero potuto lanciarla al vertice. Sono state delle battute d’arresto arrivate in momenti cruciali. L’importante è che finisca bene il campionato, soprattutto perché nei play off sarà fondamentale il fattore psicologico. Un aspetto che abbiamo vissuto sulla nostra pelle negli spareggi del 2017 che ci permisero di approdare in serie A. Con la Spal servirà una grande partita contro una squadra che non ha più nulla da chiedere a questo campionato. Si tratta di un aspetto non di poco conto, soprattutto se si analizza quanto accaduto contro la Ternana. Il Benevento si deve focalizzare sulla gara, cercando di riacquistare quelle certezze che già c’erano. La rosa è forte, credo che abbia tutte le carte in regola per fare bene nei play off che sono una vera e propria lotteria. Il fattore più importante, lo ribadisco, è l’aspetto psicologico. Bisognerà mettere necessariamente da parte ciò che è stato”.
Il gruppo del 2017 era reduce da un finale in crescendo, a differenza di quello attuale. Come credi possa scrollarsi di dosso questa amarezza che potrebbe essere controproducente nei play off?
“Cominciando a fare una grande prestazione con la Spal, portando a casa una bella vittoria e soprattutto convincente. Poi sarà fondamentale ricaricare a dovere le energie in vista degli spareggi”.
Sarà una impresa difficile, ma evitare il turno preliminare quanto potrebbe essere importante?
“Il preliminare è una mina vangate perché nella gara secca può succedere di tutto. La formazione meno accreditata sulla carta può creare problemi, soprattutto se in un momento positivo. L’Ascoli è una squadra pericolosa, da trasferta; ha fiducia e ultimamente ha ottenuto dei risultati importanti. Potrebbe capitare anche il Frosinone che è tosto, così come il Perugia”.
Il presidente Vigorito ha parlato di un campionato livellato verso il basso. Tu cosa ne pensi?
“Sono d’accordo. Non ci sono squadre che hanno spaccato il campionato e la media punti al vertice è piuttosto bassa. Nonostante questo aspetto, c’è da dire che le varie rose sono di qualità come quelle di Lecce, Brescia, Monza, Cremonese e dello stesso Benevento, ma è un tipo di qualità non così determinante come in passato. Ricordo la nostra serie B con squadroni come Verona, Spal o Perugia. Il livello si è un po’ livellato verso il basso”.
La società si è presa un po’ di tempo per riflettere sul futuro di Caserta. Sei d’accordo sulla scelta di confermarlo sulla panchina del Benevento?
“Assolutamente sì. Non credo che in due settimane possa cambiare qualcosa con un nuovo allenatore. La scossa può essere positiva o negativa. Non si possono vedere delle modifiche sostanziali in così poco tempo. Proseguire con Caserta è stata la scelta giusta. Il recente rendimento è stato negativo, ma il mister in primis ha grande voglia di rivalsa. Insieme alla squadra è consapevole delle varie problematiche e su queste bisognerà lavorare. Un cambio sarebbe stato un salto nel buio, una scossa che sarebbe stata solo fine a sé stessa”.