Benevento, ora servono gli occhi della tigre

Basta piangersi addosso, c'è un traguardo ancora raggiungibile: bisogna fare il massimo

benevento ora servono gli occhi della tigre
Benevento.  

Due giorni alla chiusura di una stagione regolare che rimarrà negli annali della serie B. A 90' dalla conclusione sono stati emessi solo due verdetti, le retrocessioni di Pordenone e Crotone. In alto è ancora tutto da scrivere, al di là di quelle che possono essere le previsioni più o meno scontate riguardo almeno una promozione. 

Un thriller più che un campionato di calcio, che tiene tutti col fiato sospeso fino all'utimo atto. Volete conoscere l'assassino (o gli assassini...)? Dovrete aspettare fino alle 22,20, minuto più minuto meno, di venerdì.

Anche il Benevento aspetta di conoscere fino in fondo il suo destino: sa che parteciperà ai play off, ma non conosce ancora quale sarà la sua posizione nella griglia di partenza. La Strega, come spesso è capitato in questa stagione, non sarà completamente artefice del proprio destino, molto dipenderà anche dalle avversarie. Di suo dovrà metterci una vittoria inderogabile sulla Spal, che non ha proprio più nulla da chiedere a questo campionato dopo aver colto la salvezza aritmetica contro il Frosinone sabato scorso. Poi potrà guardare con occhio interessato a cosa avranno saputo fare le altre. In teoria almeno il quarto posto è ancora raggiungibile e coglierlo significherebbe saltare un turno preliminare, che di questi tempi, con i muscoli sempre più intossicati dalla fatica, sarebbe oro colato. Ma, come spesso si dice nell'ambiente giallorosso, sulla partita contro la Spal si può profondere impegno e sapienza tecnica, su quelle delle avversarie si può solo aspettare.

Allora è giusto che ci si concentri sui novanta finali contro i ferraresi di Venturato.

Il Benevento, dopo le disavventure degli ultimi 20 giorni (dal recupero col Cosenza ad oggi), ha bisogno di ritrovare una ventata di ottimismo, occorre smettere di piangersi addosso e giocarsi il futuro con tutte le forze resudue. E' risaputo che nel calcio non ci si consola con le disgrazie altrui, ma è un fatto reale che anche gli altri abbiano incontrato difficoltà in questo rush finale dopo un campionato dispendioso come pochi (Cremonese tre sconfitte nelle ultime quattro partite, Lecce, che sta per tagliare il traguardo della A, due ko nelle ultime quattro...). La reazione della strega deve coinvolgere spirito e corpo. Mente sgombra da problemi, muscoli più tonici. Perchè questo avvenga ci sarebbe bisogno anche di una robusta iniezione di forze fresche. Rivedere Lapadula allenarsi con gli altri apre il cuore alla speranza. E' inutile rivangare il passato: giocare buoni play off conviene al giocatore e conviene al Benevento. Bisogna essere machiavellici quando si vuole cogliere un risultato. Perchè, si sa, il calcio spesso è per i sentimentali, ma a vincere quasi sempre sono i cinici, quelli che, come diceva Julio Velasco, mostrano "gli occhi della tigre".