Il "pagellone" di Pordenone-Benevento

Sugli scudi i due attaccanti giallorossi Mancini e Farias, entrambi realizzatori di una doppietta

il pagellone di pordenone benevento
Benevento.  

Non vi azzardate a dire che questo campionato è finito. Non ci provate. Mancano tre partite, ci sono nove punti in palio. Può accadere di tutto ed è pressochè impossibile azzeccare un pronostico. La vittima di questa settimana si chiama Lecce. Già, proprio la squadra che tutti indicavano come sicura vincente. E' il leit motiv di questa stagione, quando pensate che c'è qualcosa di certo, desistete. L'unica certezza, lo abbiamo detto tante volte, è che non ci sono certezze.

La Strega stavolta ha fatto la sua parte e magari in un angolo nascosto si sta mordendo i gomiti per quella sconfitta maturata a Cosenza. Non vorremmo rimpiangere troppo quella serata, non vorremmo pensare che anche un punto alla fine avrebbe fatto comodo.

I PIU'

Caserta ha fatto violenza a se stesso, ha lasciato in panchina alcuni “titolarissimi” come Improta, Ionita, Forte, oltre agli infortunati Vogliacco e Insigne. E ha mandato in campo quelli che hanno finora giocato di meno. E' stata la partita di Diego Farias (voto 7,5), due gol e un assist, un movimento continuo a dimostrazione che la condizione è finalmente tornata. L'ex cagliaritano ha giocato da seconda punta sulla sinistra, come piace a lui, liberando due volte il piede preferito, il destro. Primo gol da applausi, tiro a giro nell'angolo più lontano, secondo gol quasi in fotocopia, ma questa volta il tocco è stato addirittura più leggero. All'alba della partita anche l'assist per il primo gol di Moncini, un cioccolatino solo da scartare. Prima del brasiliano a bucare la rete friulana ci ha pensato Gabriele Moncini (voto 7,5). Primo gol di routine, col suo pezzo migliore, il colpo di testa. Secondo gol da cineteca: palla dentro di Acampora, controllo di tacco a mandare fuori giri Dalle Mura e piatto destro nell'angolino alla sinistra di Bindi. Applausi.

Tra i migliori come sempre Gennaro Acampora (voto 7) che sa sempre quello che deve fare col pallone tra i piedi: per lui anche l'assist per il secondo gol di Moncini. Bene anche i giovani Pastina (voto 7) e Foulon (7 anche per lui). Il ragazzo di Battipaglia si è fatto trovare pronto e non ha fatto rimpiangere Vogliacco, il terzino belga ha una vivacità prorompente ed è sempre più complicato tenerlo a freno. Un bel voto anche a mister Caserta (7), che non ha perseverato nella convinzione di non avvicendare i giocatori più affaticati ed ha cambiato cinque elementi. Il gioco non ne ha risentito, buona la manovra, ottime le realizzazioni.

I MENO

In una partita vinta senza colpo ferire sembra davvero difficile scegliere qualcuno che non sia stato all'altezza della situazione. Ci si poteva attendere qualcosa di più da Jacopo Petriccione (la sufficienza è comunque d'obbligo), finalmente chiamato a giocare dal primo minuto in una gara di campionato (una sola volta lo aveva fatto finora, a Lecce). Ma quando non si gioca con continuità manca anche l'abitudine a stare in campo, per altro in un settore nuovo di zecca con Viviani e Acampora. Avrebbe potuto far meglio anche Andrès Tello, che va sempre un po' a corrente alternata. Dopo una prodezza gli scappa sempre qualcosa di maldestro. Ma anche lui alla fine ha giocato una buona partita.

Un pensiero finale al Pordenone, che è la prima squadra di B a retrocedere aritmeticamente in C. Il voto per questa stagione è giocoforza basso, ma sono grandi gli auguri per un pronto ritorno in cadetteria.