“Non me ne vogliano gli altri, ma credo che Lecce, Monza e Benevento abbiano qualcosa in più delle squadre che sono in cima, per tecnica ed esperienza”. Bruno Tedino, origini sannite, sente il richiamo del cuore anche quando deve dare un giudizio sulle candidate alla serie A. Le sue dichiarazioni sono comunque frutto della conoscenza di questo girone, della sua lunga esperienza nel mondo del calcio. Il suo Pordenone è in fondo alla classifica, praticamentte spacciato (11 punti di distacco dal Cosenza quart'ultimo), ma il tecnico friulano prova a motivare i suoi e dice che devono scavare in fondo all'anima e cercare di trovare gli stimoli giusti, che in verità non sono mai mancati. Del resto l'arma migliore del Pordenone è stata sempre la determinazione, in qualche circostanza poco corroborata dalla sapienza tecnica. Una sconfitta oggi contro il Benevento potrebbe segnare la matematica retrocessione in serie C. A quattro giornate dalla fine tutti vorrebbero almeno rimandare questo momento.
Il Benevento ha altre esigenze. Giovedì ha polverizzato la possibilità di balzare al secondo posto con una vittoria a Cosenza, ma non per questo nel gruppo giallorosso si vive aria di rassegnazione. I play off sono praticamente in tasca grazie a quegli 11 punti di vantaggio sulla nona, ma dopo aver cullato il sogno della promozione diretta sembra riduttivo accontentarsi di un obiettivo già praticamente centrato. Del resto in questo campionato ricco di sorprese può sempre accadere di tutto e non bisogna mai dare nulla per scontato. Oggi il Lecce è di scena a Reggio Calabria, la Cremonese ospita il Cosenza ringalluzzito dalla vittoria sui giallorossi, il Pisa riceve il Como. L'ultima partita della giornata alle 20,30 è Monza-Brescia, l'unico scontro diretto di questo turno di Pasquetta. Per nessuno sarà una gita fuoriporta.