(frasan) La riabilitazione di Camporese e Rigione cambia i connotati tattici del Cosenza. Col loro rientro in squadra Bisoli tornerà al 3-5-2, che – dicono – è il modulo più appropriato per la squadra silana. Il terzo della linea difensiva dovrebbe essere il finnico Vaisanen. A Cosenza ci scherzano su e affermano che per vedere un Cosenza più difensivo di quello che ha giocato contro il Monza ci sarebbe bisogno di schierare due portieri contemporaneamente. La verità è che una difesa preparata così non è proprio niente male. Ma alle falde della Sila la contestazione è palpabile.
Il Benevento sta preparando la partita con uno spirito certamente più sereno. Certo, un po' d'ansia sale, perchè è davanti agli occhi di tutti che ogni partita di questo finale di campionato possa decidere qualcosa di importante. Si parte questo pomeriggio alle 14,30 col bus societario verso Cosenza, sull'undici che scenderà inizialmente in campo ci sono ancora parecchi dubbi, che, si suppone, Caserta scioglierà solo domani quando intorno alle 13 terrà la consueta riunione tecnica. E' risaputo che l'allenatore calabrese abbia ben poca voglia di cambiare: “Solo se c'è reale necessità...”, ammicca. Gli assenti sono quelli attesi: Glik e Lapadula infortunati, così come Roby Insigne che questa partita la salta di sicuro (e forse anche quella di Pordenone), Calò squalificato. Per Letizia permangono i dubbi della vigilia. Qualcosa, è lapalissiano, dovrà cambiare. Al posto di Calò potrebbe esserci Viviani, che ha fatto le prove generali domenica contro il Vicenza, in quello di Insigne potrebbe toccare a Improta, con l'inserimento a sinistra di Farias. Ci penserà ancora un po' Caserta, poi deciderà.