Benevento: Caserta e il dilemma dei tanti attaccanti

Il tecnico ha l'imbarazzo della scelta ma servirà equilibrio nelle prossime partite

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Benevento.  

Potendo li farebbe giocare tutti. E ci ha pure provato. Fabio Caserta non ha che l'imbarazzo della scelta in avanti. Da Lapadula a Forte, senza dimenticare Moncini e un certo Farias che a detta del suo procuratore Mariano Grimaldi: le sue cose migliore le ha fatte da attaccante. Nella lista manca Sau, colpa della sua condizione oramai precaria, ma il sardo se sta bene non è da meno ai suoi compagni di reparto. Il tecnico calabrese ha aspettato il momento favorevole: il recupero del toscano dall'infortunio, la ripresa fisica del brasiliano, il ritorno del figliol prodigo Lapadula. Ed è stato proprio l'atteggiamento dell'italo – peruviano nel marcato di gennaio, quando aveva deciso di rompere con tutti pur di poter andare via, a condizionare le altre operazioni. Magari Farias sarebbe arrivato a prescindere, ma Forte non avrebbe varcato i confini sanniti. Poi c'è stato il dietro front dell'ex leccese che ha fatto saltare il banco in casa Benevento. Che sia un bene o un male dipenderà da Fabio Caserta. Il tecnico ha provato a giocare d'azzardo: Farias – Lapadula – Forte, ma anche gli ultimi due in coppia con Moncini.

A Frosinone però queste armi sono risultate sterile. Il che non significa bocciare il progetto “tutti in campo” ma sicuramente servirà più raziocinio. Insomma la strega non dovrà perdere il suo equilibrio. Che pare sia garantito con la base dei quattro difensori e dei tre centrocampisti. Allo Stirpe invece si sono mossi nella zona nevralgica del campo solo Acampora e Ionita, movimenti, i loro, soffocati dal pressing e dalla densità dei tanti centrocampisti ciociari. Ci avrà ragionato su Caserta che potrà approfittare della sosta consapevole però che ad aspettare i giallorossi, seppur al Vigorito, ci sarà il Pisa. Ecco perché il tecnico calabrese dovrà ponderare e optare per l'undici più equilibrato. Non è dispiaciuto Farias trequartista dietro alle due punte. La soluzione è interessante, ma sarà figlia anche delle scelte che andranno fatte negli altri reparti. Per la serie: nel Sannio il vino è buono, occhio però a non ubriacarsi troppo. Servirà calma, equilibrio e una maggiore prudenza.