Vogliacco e quella voglia del Benevento di acquistarne il cartellino

La Strega già ci aveva provato a gennaio. Tenterà nuovamente in estate

vogliacco e quella voglia del benevento di acquistarne il cartellino
Benevento.  

Alessandro Vogliacco è ormai diventato imprescindibile nelle scelte di Caserta, come testimoniato dai numeri: a partire dal match d’andata col Pisa (quindi parliamo di un girone fa) è sceso sempre in campo dal primo minuto, a eccezione delle gare con Parma e Lecce nel corso delle quali è rimasto in panchina. Sedici volte in campo da titolare negli ultimi diciotto incontri, mostrando delle buone sinergie sia con Barba che con Glik. Per il centrale difensivo pugliese è una stagione che potrebbe rappresentare un interessante trampolino di lancio. In giallorosso cresce bene e ha già colpito la dirigenza che ringrazia sé stessa per l’intuizione fatta in estate nell’ottenere il consenso da parte del Genoa per il prestito. I liguri lo avevano prelevato a titolo definitivo dal Pordenone, per poi girarlo nel Sannio con l’intento di fargli fare la giusta esperienza in vista poi del salto in serie A.

Il problema è che c’è il rischio che i grifoni possano retrocedere, nonostante il rendimento positivo mostrato dopo l’arrivo in panchina del tedesco Blessin. Vogliacco piace molto al Benevento, tanto che a gennaio ha cercato di convincere il Genoa di cederlo a titolo definitivo. Tra le due società c’è feeling, nato dal trasferimento di Sandro e cementato negli anni con le operazioni legate a Improta, Asencio, Lapadula e quella che avrebbe dovuto concretizzarsi nell’ultimo giorno della scorsa sessione estiva con Radovanovic, poi sfumata a causa del rifiuto del calciatore, oltre ovviamente a quella relativa a Vogliacco.

Pasquale Foggia ha rivelato che il rifiuto dei rossoblù non l’ha scoraggiato, anzi cercherà in estate di proseguire il pressing per tentare di confermare il giovane centrale difensivo in giallorosso. Altrimenti sarà addio, ma non è il momento di pensarci. Il Benevento è chiamato a un rush finale che si prevede intenso e imprevedibile, come caratterizzato da quello vissuto a cavallo tra febbraio e marzo con dieci partite giocate in trentacinque giorni. Le squadre hanno stretto i denti, offrendo spettacolo ai tifosi ma pagando a caro prezzo sul piano della condizione fisica. Anche lo stesso Benevento, unica squadra colpita in maniera severa dal virus nell'ultimo periodo, ha mostrato una fase calante della propria tenuta nella brutta partita di Frosinone.