Benevento, Caserta: "Abbiamo pagato dal punto di vista fisico"

Il tecnico giallorosso: “Non facciamo drammi, dopo la sosta riprenderemo il cammino al meglio”

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Benevento.  

È una sconfitta che fa male quella rimediata dal Benevento in casa del Frosinone. Non ha fatto drammi il tecnico Caserta nell’analisi del post gara: “Non abbiamo fatto sicuramente una bella partita. Diciamo che siamo partiti bene, con l’occasione di Moncini dopo un minuto. Poi ci sono degli episodi che condizionano e che indirizzano la sfida. Loro sul calcio di rigore sono andati in vantaggio, poi ci sono state delle occasioni per pareggiarla. Non siamo stati bravi a portare un risultato positivo senza giocare una buona gara. Però ci sta perché abbiamo pagato la stanchezza di qualche calciatore che non si è mai fermato in questo tour de force. C’è rammarico perché abbiamo preso una ripartenza. Dispiace, ma adesso bisogna recuperare le energie perché in questo mese e mezzo abbiamo tirato tantissimo. Cercheremo di recuperare il maggior numero di elementi possibili”.

ASPETTO TATTICO - “Ingabbiati a centrocampo? No, credo che il Frosinone sia stato bravo sugli esterni. Non abbiamo subito sulla costruzione della manovra perché loro rinviavano e andavano sulle seconde palle. In occasione del rigore eravamo troppo aperti. Nel primo tempo, pur non giocando una bella gara, ci sono state le occasioni per il pareggio. Non ci siamo riusciti. Nella ripresa non siamo partiti bene, però fisiologicamente ci può stare. Dispiace perché una sconfitta fa sempre male. Siamo tutti lì, questa è la dimostrazione che il campionato è difficile. Ora analizziamo gli errori, cercando di non commettere gli stessi errori per raccogliere il maggior numero di punti possibili”.

CONDIZIONE - “Più di qualche calciatore era sottotono per quanto vissuto negli ultimi giorni. Gli alibi non fanno parte del mio carattere. Abbiamo sbagliato tanto nelle giocate e nei passaggi, questo è frutto della stanchezza e della mancanza di lucidità mentale. In occasione del rigore avevamo i due centrali aperti con i centrocampisti che stavano cercando di impostare, se sbagli rischi di prendere delle ripartenze. Eravamo lunghi, ma per cercare di giocare con due punte pure devi stare molto più compatto in mezzo al campo. Improta non stava benissimo, quando ti viene meno un calciatore come lui ne risentiamo tantissimo. Stesso discorso per Acampora che dall’inizio macina gioco, quindi la stanchezza si fa sentire. In panchina avevamo gente che non era al massimo come Lapadula che non si è allenato. Non ho voluto rischiare Barba. Purtroppo, è andata così, bisogna guardare avanti e pensare a recuperare dal punto di vista fisico. Guardiamo con ottimismo perché questi ragazzi vengono da un periodo positivo, abbiamo pagato dal punto di vista fisico”.

CAMBI - "Per me Acampora è un calciatore importantissimo per questa squadra, non l’ho sostituito perché poteva dare qualcosa di importante anche sui calci piazzati. Nella ripresa ho messo Elia e Lapadula per andare sugli attaccanti, chiedendo ai centrocampisti di andare sulle seconde palle. Volevo più equilibrio. Onestamente rifarei le stesse scelte. Forse non avrei fatto giocare Improta perché non stava benissimo dal punto di vista fisico, ma mi ha detto che stava meglio rispetto alla partita col Brescia. Ho preferito inserirlo sapendo che non riusciva a fare i novanta minuti, evitando il rischio di inserirlo nella ripresa”.