Il campionato delle chiacchiere

Molti provano a "ripudiare" il loro ruolo di favoriti: in un campionato così può accadere di tutto

il campionato delle chiacchiere
Benevento.  

(frasan) Di questi tempi vale tutto. Anche le sottolineature dialettiche. E' il campionato delle parole, lo ha inaugurato il presidente del Lecce. Va in parallelo con quello che si gioca sul campo. Ha detto Sticchi Damiani che la sua squadra non è favorita per grazia ricevuta, come gli altri vogliono far credere. Che sono altre le squadre che puntano senza mezzi termini alla promozione in A e che il Lecce è nient'altro che una “sorpresa”. Considerazione un po' forzata da parte di chi ha in organico giocatori del calibro di Gabriel, Calabresi, Lucioni, Tuia, Barreca, Faragò, Di Mariano, Coda e anche Strefezza, che non aveva mai segnato tanto, ma che aveva già una sua quotazione (è stato pagato 600mila euro, mica bruscolini). Certo, l'intuizione di Corvino di dragare il mercato nordico è stata brillante: i vari Hjulmand, Bjorkengren, Helgason, Litkowski, sono in prospettiva sulla stessa lunghezza d'onda del colpo Vlahovic. Ma delle virtù dello scaltro Pantaleo, nessuno aveva mai dubitato. Ovvio che da qui a dire che il Lecce sia solo una sorpresa ce ne passa. Tant'è che gli addetti ai lavori continuano a mettere la squadra di Baroni in cima alle loro preferenze.. Basta leggere la Gazzetta di ieri mattina. Roberto Breda, fuori dalla mischia, dice che una rosa come quella del Lecce non ce l'ha nessuno. Anche Serse Cosmi lo mette all'apice delle sue preferenze (“... perde poco, anche quando non vince...”), Pillon sottolinea che i gol di Coda possono fare la differenza.

La verità, come sempre sta nel mezzo. Un campionato così equilibrato non se lo ricorda nessuno. Possono vincere tutti, favoriti e non. Il Benevento è un po' acquattato nelle posizioni di rincalzo, pochi fanno notare che deve giocare una partita in più. Da qui alla fine sarà una lotta senza quartiere, ogni sfida sarà decisiva, che sia uno scontro diretto o una partita contro una pericolante. Il finale sarà come una volata di ciclismo in una classica, chi avrà più gamba riuscirà a spuntarla. Le chiacchiere non conteranno nulla. Non vi azzardate a fare previsioni.