Prima l'esperienza con la Pasquale Foggia, poi il passaggio al Benevento dove ha vissuto tre anni molto intensi. Davide Gentile da ormai due stagioni veste la maglia della Fiorentina, rivelandosi sin da subito uno dei prospetti più interessanti del vivaio viola. Ha avuto modo anche di arricchire la bacheca del club, con i successi in Coppa Italia e in Supercoppa, quest'ultima arrivata soltanto pochi giorni fa. Una esperienza da urlo per il ragazzo classe 2003, nativo di Napoli con anche sangue tedesco che gli scorre nelle vene per via delle origini della madre. Il match di domani è come se fosse una sorta di “partita del cuore” per lui che nel Sannio ha vissuto tanti ricordi indelebili.
C'è la possibilità di vederti tra i convocati?
“Non saprei. Nell'ultimo periodo sono stato impiegato in tante partite ravvicinate con la Primavera, quindi non ho avuto modo di allenarmi con la prima squadra. Al di là di una convocazione o meno, sarò comunque presente per rivedere vecchi amici”.
Tra questi amici c'è sicuramente Angelo Talia, con il quale hai condiviso gli anni vissuti in giallorosso.
“Ci teniamo ancora in contatto con grande piacere. Quando ha esordito in prima squadra ho provato una grande emozione. Insieme abbiamo trascorso tanti momenti molto belli, condividendo anche la stessa camera in convitto. Ricordo la semifinale scudetto contro l'Empoli e tutta quella bellissima stagione. Sono davvero felice del percorso che sta facendo, gli auguro sempre il meglio”.
Dalle tue parole emergono tanti sentimenti positivi nei confronti del Benevento.
“Non potrebbe essere altrimenti. In giallorosso ho vissuto momenti speciali, partendo dall'under 15 fino ad arrivare in prima squadra. Sarà bello rivedere anche il direttore Foggia”.
Cosa gli dirai?
“Lo saluterò con affetto. Sono cresciuto con lui, nella sua scuola calcio prima di approdare al Benevento. Sarà emozionante incontrarlo di nuovo”.
Abbiamo menzionato Talia, ma oltre a voi due ci sono tanti giovani in rampa di lancio che sono cresciuti nel vivaio sannita. Quanto è migliorato questo settore giovanile?
“Davvero molto. Quella di Benevento è una grande realtà, ti danno tempo di crescere mettendoti tutto a disposizione. Ogni anno ci sono degli esordi e le varie squadre lottano per i vertici. Ciò significa che si lavora bene”.
Con le dovute proporzioni, ci sono delle analogie tra Benevento e Fiorentina?
“A Benevento hai più tempo di crescere, mentre qui devi subito integrarti e stare sul pezzo. Cercano sin da subito di proiettarti verso una carriera importante in serie A”.
Com'è il rapporto con Aquilani?
“Più che positivo. È stato anche lui a volermi fortemente in maglia viola. È un tecnico preparato, stiamo facendo bene. Siamo riusciti a ottenere la Coppa Italia e la Supercoppa, mentre in campionato siamo in zona play off. Ho trovato una grande realtà”.
Ti alleni spesso in prima squadra, che impressione ti ha fatto Italiano?
“C'è stato un grande cambiamento da quando è arrivato a Firenze. Ha delle idee innovative, lavora molto con i giovani e ci fa sentire parte della prima squadra. Ci ha subito trasferito le sue idee nel migliore dei modi. Spero che possa centrare l'Europa, questa piazza lo meriterebbe”.
Stai facendo bene anche in nazionale.
“Sono sempre convocato nell'under 19, sono delle esperienze bellissime. Peccato per la scorsa stagione: a causa del Covid non ho avuto modo di vestire molto la maglia azzurra dell'under 18. E' un contesto di grande spessore, dove si può solo migliorare”.
E del cammino del Benevento in campionato cosa ne pensi?
“Ho visto quasi tutte le partite. Il Benevento è una grande squadra che gioca molto bene. Spero con tutto il cuore che possa tornare quanto prima in serie A, sarebbe il giusto premio per gli sforzi della società. Per quanto riguarda il match di domani, invece, mi auguro che sarà un bel confronto”.