Nel post gara di Ternana - Benevento ha preso la parola il presidente Oreste Vigorito:
"Mi pare di aver letto da qualche parte che la Ternana recentemente aveva fatto più punti in assoluto insieme a noi e al Lecce. Abbiamo giocato in condizioni difficili. C'era molto vento. Volevo ringraziare i tifosi che stasera sembravano migliaia. Non hanno cessato mai di incitare la squadra. C'era anche un eroe a torso nudo, non so chi fosse ma avrei piacere di conoscerlo. Ho provato delle sensazioni che mi hanno fatto tornare ai vecchi tempi, quando su questo campo battemmo la Cisco Roma e ci avviammo alla vittoria del campionato di C2. Mi auguro che sia di buon auspicio, invitando a chi resta a casa a riempire lo stadio. Abbiamo fatto la promozione, forse hanno ancora qualche amarezza come ce l'ho io. Il mio appello è quello di riprendere le bandiere. Vorrei avere qualche spettatore in più".
"Io credo che le tre sconfitte consecutive, come succede nelle belle storie, avevano portato un po' troppo scoramento. Adesso non dobbiamo esaltarci. Ma molti commentatori televisivi potrebbero evitare di sparare sentenze. Continuare ad accusare la società e i calciatori di non essere degni della piazza di Benevento è sbagliato. Questi sono ragazzi validi, che abbiamo tolto a delle società importanti. Avevano bisogno di ambientarsi. Molti hanno detto che il problema maggiore era il centrocampo, senza pensare alle condizioni di Acampora e Viviani, oltre alla posizione di Ionita. Le squadre migliorano con tranquillità. La piazza è alla ribalta da qualche anno. Bisognerebbe dare maggiore fiducia. In questo periodo ci stiamo privando del piacere di stare insieme: è perché c'è un virus in giro e bisogna stare attenti, tuteliamo il nostro patrimonio. Recentemente abbiamo fatto un'eccezione mandando i calciatori in visita a un asilo perché vogliamo tutto questo. Sono l'esempio vivente di come la città mi voglia bene e di come ci tenga. Forse mi dimenticheranno dopo, ma non importa. A me interessa ciò che faccio oggi".
MONZA - "Il Monza non è ancora una grande del campionato, ma una squadra messa bene in campo. Dopo un periodo di rodaggio in questo momento sta cominciando a marciare con una certa velocità. Non credo che a dicembre i match siano decisivi. E' chiaro che mi piacerebbe vincere. Qualcuno dovrebbe ricordare che dall'inizio del campionato siamo stati sempre in zona play off, tranne una sola volta. In questo momento la squadra si sta ritrovando e sta raccogliendo i frutti di un lavoro fatto dal direttore sportivo che troppe volte viene messo alla sbarra, così come di un allenatore reduce da vittorie di campionati. Non dobbiamo dimostrare niente a nessuno, ma solo di essere il Benevento. Ci saranno delle defezioni, come Viviani che sarà squalificato. Gli altri avranno il motore accesso perché vogliono dimostrare di meritare di giocare. C'è una sana concorrenza che fa solo bene".
NIENTE ESONERO - "Ho aspettato perché quelli che arrivano non sono migliori di chi se ne va. Quando abbiamo perso le tre partite ho analizzato le sconfitte che erano immeritate, se non quella con il Frosinone. Questa è l'analisi, non quelle dei commentatori da salotto che probabilmente non vengono neanche allo stadio. La squadra sta onorando la maglia".
PORTAFORTUNA - "La sciarpa mi fu regalata nell'anno della promozione in serie A dalla signora Minocchia che fece con le sue mani. La misi contro la Reggina perché faceva molto freddo. Siamo una squadra di superstiziosi, quindi l'ho messa. Qualcuno sta scommettendo che la metterò anche in estate: sarà così fino a quando porta bene".
TIFOSI - "I miei saluti sono per la città e per tutti coloro che amano il Benevento. Augurandoci che per tutti possa tornare la serenità in un periodo che non è facile per nessuno. Venite contro il Monza. Far vedere che c'è la città è una cosa che può fare bene a tutti".