Benevento, è la continuità l’arma vincente

La settimana dei nove punti ha dato delle certezze importanti a Caserta dopo tanto sperimentare

benevento e la continuita l arma vincente
Benevento.  

Missione continuità. Le tre vittorie consecutive hanno ridato slancio a un Benevento che soltanto due settimane fa se ne tornava da Pisa con un nulla di fatto, destando preoccupazioni e facendo paventare una profonda crisi di identità e risultati. Caserta e i suoi ragazzi predicavano calma, mostrando anche un certo ottimismo, sottolineando che quanto accaduto all’Arena Garibaldi non era proprio tutto da buttare. Proprio in terra toscana c’è stato il ritorno al 4-3-3 dopo la scoppola del Vigorito contro il Frosinone. E’ da lì che c’è stato uno slancio, un cambio di rotta da parte di tecnico e calciatori per riprendere il cammino nel migliore dei modi. Fortunatamente la serie B è un campionato che aspetta, che fino all’ultimo concede delle speranze anche ai ritardatari. Il Benevento non ha ancora raggiunto il suo massimo, anzi: i margini di miglioramento appaiono evidenti, soprattutto se si pensa alla possibilità che dal mercato di gennaio potrà arrivare qualche pedina utile per rafforzare la rosa.

Un dato certo è che Caserta ha trovato il suo assetto migliore dopo tanto sperimentare. Il tecnico era particolarmente criticato per il suo continuo variare di uomini e di sistema di gioco, mentre adesso si è affidato a una organizzazione ben precisa che sta rispondendo con i risultati. Peccato per gli infortuni di Letizia e Fuolon, due pilastri perché tra i calciatori più presenti in assoluto. Elia da terzino sa essere molto più decisivo, perché come dice Caserta “partendo da dietro ha più spazio per sfruttare la sua corsa”. Masciangelo ha dato tutto ciò che poteva in un momento topico per la sua stagione, dato che potrà giocare con continuità in questo mese di dicembre. Al centro Vogliacco e Barba forniscono le giuste garanzie: i due si trovano alla perfezione, un feeling che si era notato a sprazzi anche nelle sporadiche volte in cui Caserta per cause di forza maggiore aveva gettato nella mischia l’ex Pordenone. Per ora Glik resta fuori: un panchinaro di lusso, ma adesso conta soltanto la continuità. Nient’altro. La svolta è avvenuta a centrocampo. Quando gira questo reparto, allora ne giova tutto il collettivo. Le qualità di Ionita erano sprecate nel 4-2-3-1, mentre come interno riesce a dare un ottimo contributo nelle due fasi. Acampora cresce di partita in partita, mentre Viviani si sta rivelando un calciatore molto importante. A soli ventuno anni si è preso le redini del gioco con personalità, dando una mano costante ai difensori in fase di interdizione e proponendosi più volte al tiro dal limite dell’area, oltre a dare il via alla manovra con precisione. In attacco c’è sempre stato l’imbarazzo della scelta, ma la spinta in più la dà sempre Lapadula. Quando non viaggia per il Sud America è un valore aggiunto per questa squadra. Ha già segnato otto reti, ma soprattutto è un elemento che tiene costantemente impegnati i difensori avversari non solo con le conclusioni, ma anche con assist e movimenti difficili da marcare. Importante l’apporto di Insigne, così come il rientro di Improta. Al momento non è al meglio della condizione: giocare tante partite ravvicinate non aiuta a un calciatore che è stato fermo per via di un infortunio. Nonostante non sia al massimo, resta comunque un elemento che Caserta non ha alcuna intenzione di privarsene. Prezioso il contributo di tutti coloro che subentrano e il gol di Di Serio ne è un esempio. L’attaccante ha scalzato Moncini nelle gerarchie, chissà se questo cambiamento porterà a delle variazioni nelle strategie anche in sede di mercato.

Al momento sembra difficile che il tecnico calabrese cambierà qualcosa di sostanziale in vista della trasferta di Terni, così come si fa fatica a pensare a delle scelte dettate dal match di Coppa Italia con la Fiorentina. Si pensa gara dopo gara, ma la priorità va ovviamente al campionato. Anche perché dopo il Franchi ci sarà il Monza, una brutta gatta da pelare che domenica ha battuto Inzaghi in quel di Brescia. Non sarà semplice, ma neanche la Ternana scherza: le fere stanno vivendo un buon momento di salute grazie ai nove punti ottenuti nelle ultime cinque partite (due successi e tre pareggi). Lucarelli allena una squadra interessante, costruita con un giusto mix di elementi esperti e giovani di belle speranze per centrare quanto prima l’obiettivo della salvezza.