E' tempo di festeggiare l'anno che verrà. I calciatori del Benevento si godranno un meritato riposo, Superpippo brinderà all'estero così come il presidente Vigorito. E' arrivato il momento di ricaricare le batterie in vista di una seconda parte di stagione che potrebbe regalare il ritorno in serie A. Con l'inizio del 2020 si chiudono i cosiddetti "anni dieci", i più belli della Storia giallorossa. Li salutiamo con il dovuto rispetto e togliendoci il cappello, perché capaci di mostrare la realtà sannita in tutto il suo splendore, in un'epoca in cui si contano più fallimenti che epopee.
Li ricorderemo per il 30 aprile 2016, quando per la prima volta ci fu la promozione in serie B per mano dei terribili ragazzi di Gaetano Auteri, capaci di dare vita a un sogno che perdura ancora oggi. L'8 giugno 2017, il salto in serie A, con la corsa sfrenata del presidente Vigorito sul prato dello stadio che porta il nome del fratello. Ebbene sì, perché purtroppo gli anni dieci hanno portato via due colonne portanti della Benevento sportiva: Ciro Vigorito e Carmelo Imbriani. Due personaggi che amavano i colori giallorossi alla follia, strappati a questa terra troppo presto, ma che hanno saputo farsi amare e apprezzare per le qualità umane che vanno ben oltre il puro aspetto calcistico. I continui omaggi lo dimostrano ampiamente.
Riavvolgiamo il nastro dei ricordi con il gol di Brignoli al Milan, la vittoria nella Scala del calcio o il saluto alla massima serie da brividi sulle note di "che vinca o che perda". Gli ottavi di finale di Coppa Italia e la cavalcata trionfale della truppa di Inzaghi, capace di battere record su record e chiudendo il girone d'andata con la bellezza di 46 punti in classifica.
Ci sono anche i ricordi negativi, quelli che hanno insegnato di più. Perché il fallimento è sempre la via maestra per crescere e diventare migliori. I play off persi con la Juve Stabia, "macchiati" dal caso Paoloni, gli esoneri, l'infausto pomeriggio di Benevento - Como, dove si toccò il fondo ma proprio lì, nel buio più pesto, c'era un trampolino che voleva solo essere utilizzato per ridare una spinta decisiva alle ambizioni.
Le quattordici sconfitte consecutive in serie A o la disfatta con il Cittadella. Tante delusioni che hanno contribuito a rendere il Benevento ciò che è adesso.
Si chiude un decennio che ha regalato di tutto agli amanti della Strega e che resterà indelebile nel cuore e nella mente. I migliori anni di sempre, in attesa di una nuova decade che già parte sotto i migliori auspici, con una squadra prima in classifica e pronta a raggiungere la vittoria finale. Sembra un sogno, ma è realtà. Una meritata realtà.