Nel dopo partita il presidente Vigorito ha rilasciato una intervista a Ottochannel 696. Il massimo dirigente giallorosso ha voluto omaggiare il pubblico sannita:
“Voglio ringraziare questa città e questa tifoseria. Abbiamo chiuso un anno difficile e pochi avrebbero scommesso sul fatto che ci saremmo rigenerati. Stasera eravamo tutti qui, con un sapore ancora amaro del recente passato ma con tanta voglia di guardare al futuro. Stiamo guardando un orizzonte e la partita di questa sera è una testimonianza. Se in venti minuti siamo riusciti a recuperare il risultato è dovuto al fatto che eravamo tutti qui. Questo è il momento in cui si riceve l'affetto seminato negli anni. Sono certo che uno stadio semi vuoto non avrebbe visto una rimonta così prodigiosa. Spero che lo spettacolo di questa sera serva per capire questo: faremo un ottimo campionato, in cui non ci arrenderemo mai. Abbiamo bisogno del pubblico che ci è vicino da anni e che per noi è diventato l'orgoglio per il quale continuiamo a fare questo lavoro. La vittoria sarebbe stata bella, ma un pareggio come questo equivale a un successo. Non dobbiamo essere quelli che meritano di stare sotto di tre gol, seppure subiti in maniera fortunosa, ma non siamo neanche quelli che possono permettersi di scendere in campo emozionati o distratti. Dobbiamo essere la squadra che merita questo pubblico, facendo in modo che la maglia venga sembra sudata. Stasera anche a calciatori abituati alla Champions gli tremavano le gambe: spero che tutto questo si trasformi in energia positiva”.
ABBONAMENTI - “Lo scopo della campagna era uno solo: abbiamo perso sul campo una categoria importante che ci ha permesso di avvicinare molti tifosi. Sono orgoglioso di vedere donne, persone della provincia e bambini che portano la maglia del Benevento. Questa emozione non è paragonabile a qualche migliaio di euro in più, soprattutto se quelle stesse persone danno vita a uno spettacolo unico come quello di questa sera. Abbiamo vinto tutti, ma adesso occorre farlo sul campo”.
SERIE B - “E' un campionato in cui nessuno ti regala nulla. Il Lecce è una neopromossa, ma ha in rosa veterani della categoria. L'umiltà è una dote meravigliosa degli uomini concreti. Non pensiamo di vincere il campionato, ma che daremo filo da torcere a chiunque, poi tireremo le somme. Stasera era importante non deludere completamente e aver recuperato una partita come questa ci ha dato il sapore della vittoria. La gente si aspetta qualcosa di importante e noi dobbiamo provarci. Il dovere fondamentale è quello di non disperdere il patrimonio calcistico di questi anni. Ho imparato a mie spese che i campionati si vincono perché hai fatto più punti. Personalmente ho lo stesso entusiasmo di 12 anni fa. Quest'anno siamo molto più maturi e dobbiamo trovare la capacità di fare un ottimo torneo”.
LUCIONI - “La richiesta di sospensiva è stata fatta a suo tempo dal Benevento. Se Lucioni è innocente, così come credo, vorrà dire che ha perso un anno. Lui è ancora giovane e ha tutto il tempo per rifarsi. Vederlo in campo mi ha sicuramente smosso qualcosa perché dopo quattro anni ti leghi a dei calciatori e vorresti sempre che tutti conservassimo la capacità di non sentirci traditi. Non credo che Lucioni volesse tradire il Benevento. Ha fatto una scelta, pensando che il suo tempo fosse ormai finito, ed è voluto andare via. Mi auguro che faccia qualche grande partita contro le nostre avversarie, in modo da fermarle. Avrei voluto salutarlo, come ho sempre fatto con chi è andato via, ma non l'ho visto. Se nel suo animo c'è un germoglio rinsecchito non è un mio problema. Io non dimentico il passato. Se impareremo a non chiedere sempre agli altri ciò che possiamo fare in prima persona, allora il mondo e, in particolare quello beneventano, migliorerà”.
Ical