Baroni: "Ora conta mettere tutto in campo" - IL VIDEO

Le parole del tecnico nella conferenza di Paduli in vista del derby con la Salernitana

Paduli.  

Due sconfitte di fila, qualcosa di già vissuto in questa stagione. Non serve questo a scalfire la truppa giallorossa e le convinzioni di mister Baroni. Il lavoro prosegue, all’orizzonte c'è una nuova sfida, il derby contro la Salernitana. Ovvio che, per come è maturata la battuta d'arresto in Piemonte, per il tecnico giallorosso ci sia da fare il punto su alcune situazione insieme alla propria squadra. La traduzione è fare maggiore attenzione specie sulle situazioni di calcio da fermo. Solo il lavoro, questo serve, nessun alibi per una situazione infortuni che resiste e assenze legate a squalifiche.

“Non mi piacer cercare alibi – inizia mister Baroni – ma è vero, in questo momento abbiamo qualche giocatore, specie nel reparto avanzato, da recuperare. Ma sono sempre dell'idea che dobbiamo trarre il meglio da chi c'è. Ceravolo ha preso una ginocchiata a gioco fermo, cerchiamo di recuperarlo. Ciciretti era affaticato e abbiamo provato a sfruttare la squalifica per un lavoro differenziato ma gli impegni ravvicinati non ci ci aiutano. Cissè non volevo neanche portarlo in panchina a Novara ma comunque è a posto. Eramo sta bene, serve solo trovare la condizione. Ieri ha fatto una partitella con noi di 40'. Valuteremo un reintegro graduale ma adesso si tratta solo di condizione fisica”.

UN PASSO INDIETRO – Il ricordo di Novara è ancora troppo fresco per non tornare con la mente alla battuta d'arresto contro l'undici di Boscaglia. Un ko maturato in una gara nelle mani dei giallorossi, condizionata da un solo episodio, quello decisivo.

“Veniamo da due prestazioni buone. La più bella col Bari. Difficile vedere una formazione che va sotto nel punteggio e crea così tanto. Anche col Novara siamo stati protagonisti di un bel primo tempo. Ormai gli avversari ci temono, ci aspettano e se non sei veloce diventa difficile creare problemi. Non c'erano assolutamente i presupposti per subire azioni pericolose dal Novara, ma dovevamo fare meglio sulla deviazione che ha portato al gol di Troest. Quando perdi ci sono analisi da fare e trovare degli accorgimenti perchè c'è qualcosa che stride con l'enorme mole di lavoro che fa la squadra. Dobbiamo essere principalmente concreti, non sono belli, altrimenti scivoliamo in un calcio che non ci appartiene”. A Novara la rete del ko è arrivata dagli sviluppi di un calcio da fermo, un qualcosa che rischia di diventare un problema.

“Non voglio che lo diventi, conta il rispetto delle consegne e i giocatori lo sanno. Abbiamo difeso una serie di palle inattive poi succede qualcosa e cadiamo in situazioni che mi fanno arrabbiare. Accetto il gol da calcio piazzato se qualcuno è più bravo di noi ma non dobbiamo essere noi a lasciare crepe e permettere che qualcuno si infili dentro”.

TESTA AL DERBY – Il derby contro la Salernitana arriva nel momento peggiore. I granata sono in difficoltà, per Bollini, in caso di sconfitta, potrebbe suonare il gong di fine esperienza in Campania. Inoltre i cugini hanno avuto lo stesso score del Benevento nelle ultime due settimane. Ma questo non preoccupa Baroni.

“Abbiamo questi colori addosso e giochiamo per la nostra gente. Con tutto il rispetto per la Salernitana, abbiamo già pagato dazio nella gara d'andata quando si presentarono al derby con la stessa situazione. Ora conterà mettere tutto in campo e non ho dubbi che il nostro pubblico sarà l'arma in più per ripartire. Di sicuro la partita d'andata non la rivedremo perchè non è più nelle corde del Benevento. Dobbiamo essere bravi a trovare le contromisure in situazioni in cui l'avversario si chiude perchè ti teme.

VARIAZIONI SUL TEMA – La condizione degli infortunati impone di dover provare a studiare la formazione migliore sempre, qualche cambio può esserci ma solo a una condizione.

“Variazioni se ne possono fare solo se saltano alcuni elementi. Ad esempio a Novara mi è piaciuto Matera. Ha giocato con furore e determinazione, ha corso come un matto e, alla prima vera partita, è andato ben al di sopra delle mie aspettative. La cosa principale è giocare con quelli che abbiamo. Non possiamo negarlo, siamo arrabbiati perchè quando fai certe partite e lasci tutti i punti, non riesci a trovare spiegazioni.

DUE KO, NESSUN CONTRACCOLPO – Di tempo ne è passato dall'inizio della stagione, è facile pensare che il Benevento abbia superato quella condizione di neofita del torneo, quella squadra che potrebbe afflosciarsi ai primi venti di crisi.

“La squadra mi ha già dato prova di maturità. Io ho un solo timore che è quello di non giocare. Quando si gioca a tutta il risultato diventa una componente. Quando non si gioca, come successo a Trapani, resti in balia dell'evento e questo non è accettabile. Questa cosa non potrà avvenire sabato né in futuro e di questo ne sono più che sicuro”.  

Redazione