La sconfitta contro Pomezia era molto attesa per capire se la crisi era del tutto archiviata. L’Olimpia San Salvatore, invece, ci è ricascata. Netto il ko che non ha fatto felice la società e tecnico. Amaro in bocca palesato anche dal vicepresidente Carlo Campanile. “È sembrato un déjà-vu – ha detto – perché come in altre sfide esterne Messina o Baronissi. Approcciamo bene alla gara, vinciamo il primo set giocando alla grande, restiamo in partita e nel quarto set decisivo invece spariamo dal campo. Questo deve insegnarci che le partite si giocano fino alla fine e non solo nei primi due o tre set. Ora dobbiamo resettare tutto e ripartire dalle cose buone viste in campo nei primi tre set perché sabato giochiamo una delle partite più importanti della stagione a Terrasini. Abbiamo bisogno di fare punti e di dare il massimo sotto ogni punto di vista. Quindi in settimana testa bassa e lavoro. Cercheremo di fare in modo che le ragazze restino concentrate perché se mentalizzate hanno dimostrato di essere un grande gruppo e una grande squadra”.
A fargli eco il tecnico Francesco Eliseo: “Abbiamo fatto la stessa prestazione ma qualitativamente migliore – ha esordito – rispetto a Messina e Baronissi. Sono state tre partite molto simili. Sicuramente questa di Pomezia l’abbiamo giocata molto meglio rispetto alle altre. Grande attenzione a ciò che andava fatto nel primo set, rientro loro nel secondo anche grazie a qualche nostro errore di troppo e poi punto a punto nel terzo. Dopo averlo perso, da copione, abbiamo mollato. Questo stress lo paghiamo, perché sono cose che probabilmente facciamo fatica a ricreare in allenamento perché contati. Io però che conosco il lavoro tecnico e tattico che c’è dietro ci rimango un po’ male perché non meritiamo certe umiliazioni nei quarti set. La controprova di ciò la dà il campo: quando siamo attenti e restiamo in partita dominiamo e indirizziamo noi i set. Questo è importante perché pur avendo in campo due o tre persone che non hanno affrontato questa categoria prima d’ora riusciamo ad andare su campi difficili e imporre il nostro gioco ma per poco tempo. Questo è il rammarico. Di sicuro non sono queste le gare in cui dobbiamo fare punti ma se qualcuno fosse arrivato, non avremmo rubato nulla. Un punto a gara lo avremmo meritato. Ora però dobbiamo tornare in palestra e lavorare per preparare una gara difficile sia logisticamente che in termini di partita”.