Inizio tutto un po’ per caso. Ottobre 2013, Giorgio Zollo giocava con il Ceppaloni calcio a 5 e il direttore sportivo Angelo Sabatino ebbe l’idea di segnalare il promettente ragazzo di San Leucio del Sannio a Carlo Rossi (scomparso nel 2018), ceppalonese doc e dirigente della Nazionale sordi. Fu amore a prima vista e ed esattamente otto anni fa (era il 28 aprile 2014) arrivò la convocazione per le qualificazioni al campionato Europeo EDSO. Giorgio, ragazzo di alto spessore morale, catturò l’attenzione dello staff tecnico e cominciò così quella che ancora oggi è una grande avventura azzurra. Da San Leucio del Sannio ai campi di calcio di tutto il mondo difendendo il tricolore. Un piccolo sogno che si è avverato e che lo porterà a disputare per la seconda volta, la prima nel 2017 in Turchia, le Deaflympics di Caxias do Sul –le Olimpiadi silenziose- nello Stato del Rio Grande in Brasile.
Zollo è una delle colonne della squadra italiana guidata da Igor Trocchia. Sono infatti solo tre i reduci dalla precedente esperienza a cinque cerchi. L’Italia è stata inserita nel gruppo B con i padroni di casa del Brasile, l’Olanda, il Camerun e l’Iran, che sabato 30 aprile sarà l’avversario d’esordio nel torneo. Fare previsioni è complicato. La pandemia ha cambiato il percorso di avvicinamento. Le gare internazionali sono state poche e i valori verranno scoperti solo una volta scesi in campo. L’Italia però può fare bene. Trocchia ha annunciato di volere un calcio propositivo. Così come propositivo è sempre stato Giorgio Zollo, che dopo aver recuperato da un problemino fisico, è tornato a giocare con grande entusiasmo per vivere questa nuova avventura. Per la famiglia Zollo è stata una settimana speciale. Prima la partenza di Giorgio per il Brasile, poi la laurea del primogenito Matteo, ora manca solo una vittoria azzurra all’esordio per rendere ancora più felici papà Leucio e mamma Eneria.