I derby sono sempre partite particolari. Spesso la tattica lascia spazio all’agonismo e le sorprese sono dietro l’angolo. Tra l’Atellana Aversa e la Pallamano Benevento non ci sono stati né vinti né vincitori per un clamoroso 23-23. A regnare però sono stati i rimpianti, quelli di entrambe le squadre. Gli aversani sono sempre stati avanti. Sono partiti molto forte volando subito sul 3-0 ma non sono riusciti mai ad allungare in maniera definitiva. I giallorossi sono stati costretti a rimontare, non una ma più volte. Prima il 4-4 poi dall’8-5 al 9-8. Ma ogni volta che il punteggio tornava in equilibrio la squadra di casa scappava ancora. La prima frazione si è chiusa con gli uomini del grande ex Jaksa Boglic avanti 12-9.
Nella ripresa stesso canovaccio: Atellana a più quattro sul 18-14 quando la sfida sembrava prendere una netta direzione. Vantaggio che è addirittura aumentato con un 22-17 che poteva metter fine alla contesa. La pallamano però regala sempre una speranza fino al suono della sirena. Il Benevento di Rui Carvalho ha dimostrato di conoscere questa regola non scritta del “non mollare mai”. E’ arrivata una rimonta clamorosa. Sotto di cinque, i giallorossi hanno piazzato un break di 6-0 portandosi all’ultimo minuto sul 23-22. Il gol del sorpasso però non è stato difeso. L’Atellana si è affidata al solito Jacques che dopo pochi secondi ha ristabilito la partita sul 23-23, risultato che comparirà fino al suono della sirena al Pala Jacazzi di Aversa.
E’ stata la partita dei rimpianti. Quelli dell’Atellana sono sicuramente maggiori. Il match, almeno sul 22-17, sembrava avere un solo padrone. Quelli del Benevento sono legati al vantaggio raggiunto quasi allo scadere e ad un pareggio subito quando la gioia della clamorosa rimonta era ancora all’apice. Il punto conquistato però non serve a nessuno. Davanti si corre veloce e a con le partite che diverse squadre devono recuperare la classifica attuale vede fuori le due campane dalla lotta per i play off.