La prima volta in A2 sarà esaltante e complicata, questo coach Fabio Oliva lo sa bene. La squadra è stata sorteggiata in un gruppo durissimo con club blasonati. L’obiettivo? Conversare la categoria perché sarebbe un altro miracolo per una società giovanissima come quella giallorossa. Del torneo che attende i suoi ragazzi ha parlato proprio il tecnico dei sanniti. "È il girone più difficile dei quattro ma al tempo stesso il più stimolante” spiega. “Conosco la maggior parte delle società partecipanti, avendole già affrontate nella mia ultima esperienza di A2, sono tutte realtà di grande tradizione, esperte e con le idee chiare, noi pur essendo una società giovane e neopromossa non siamo da meno. Sarà fondamentale la tenuta mentale dell’intero ambiente, questo è a mio avviso l’elemento più importante che potrà fare tanto la differenza. Aspetto di conoscere le rose complete di ogni squadra per capire che campionato riusciremo a fare, una cosa è certa però, tutti ci dovranno rispettare poiché come abbiamo sempre fatto venderemo cara la pelle contro ogni avversario". Il mercato ha portato diverse novità, anche se qualche colpo è sfumato, ma l’ossatura della squadra che ha fatto l’impresa in serie B è rimasta.
"Abbiamo mantenuto l’ossatura dello scorso anno, inserendo un solo straniero tra i giocatori di movimento, l’argentino Mejuto oltre al portiere sloveno Lovrencic. Sei dodicesimi della rosa è composta da under italiani –sottolinea-, segno tangibile che si vuole continuare a percorrere la strada tracciata nello scorso campionato, Kullani (2003) e Gigante (2002) i volti nuovi, che insieme ai già collaudati Calavitta (2002), Brignola (2002), De Figlio (2003) e De Filippo (2002) dovranno ripagare con impegno e abnegazione la fiducia accordata da società e staff tecnico".