La storia la fai solo se hai costruito qualcosa. Hai programmato un percorso. La storia non si fa per caso. Non capita: si scrive. Si conquista. Ed è quello che ha fatto l’Energa Olimpia San Salvatore Telesino compiendo una grande impresa. Una settimana fa nella finale d’andata della finale play off di serie B2 era arrivata una cocente sconfitta a Firenze. La Liberi e Forti aveva inflitto un 3-1 alla squadra sannita che ha dovuto rimboccarsi le maniche per recuperare lo svantaggio. Il sistema di punteggio assegnava tre punti alla squadra vittoriosa, zero a quella sconfitta. Quindi bisognava vincere senza concedere più di un set. Ma la squadra allenata da Francesco Eliseo ha fatto addirittura meglio. E’ entrata in campo decisa e concentrata. Lo ha fatto col piglio di chi sapeva che era l’ultimo treno su cui salire.
Le toscane hanno subito sofferto l’aggressività campana. Il primo set è volato via velocemente: 25-14. Nel secondo un po’ di affanno in più ma quando contava è stata sempre la squadra di casa a fare i punti importanti, soprattutto quelli dopo scambi lunghi e faticosi.
Le gambe della compagine ospite tremavano. Il gioco fluido visto all’andata è stato assente giustificato dalla bravura dell’Energa Olimpia San Salvatore. Punto dopo punto il 25-20 del secondo set si è trasformato nel primo segnale che l’impresa era ampiamente alla portata. Il terzo set ha vissuto lo stesso canovaccio. Padrone di casa meglio in difesa. Una dote che nella pallavolo, ad ogni latitudine, fa sempre la differenza. Il parziale è terminato 25-21 facendo esplodere di gioia gli spettatori presenti.
La storia, quella inseguita e scritta per quasi un anno fino all’ultima pagina, è passata per il set supplementare. Perché il lieto fine arriva sempre dopo una grande sofferenza. Quella di questo play off è una regola atroce. Forse ingiusta. Ma di questi tempi si accetta tutto. Chi arriva prima a 15 porta a casa la promozione in B1. Chi regge lo stress della posta in palio ha un vantaggio che si trasforma in punti.
L’Energa Olimpia San Salvatore ha tremato nei primi scambi. E’ andata sotto. Ha sentito qualche piccolo brivido che alla lunga è sparito. La paura di perdere non è mai stata la benvenuta. E’ stata respinta dopo aver bussato alla porta sannita. Così non è stato, invece, per le toscane. Scambio dopo scambio. Ricezione dopo ricezione. La squadra di Eliseo ha messo la testa avanti. E ha assaporato qualcosa di talmente bello da non poter rovinare tutto. Sul 14-11 e dopo il primo match point annullato, ecco il time out. Un minuto per ragionare. Ricordare i tanti allenamenti fatti. Gli schemi provati. I lunghi viaggi affrontati e poi tutti in campo per fare la storia. Scambio duro ma incredibilmente bello. Il più bello della storia delle telesine. La palla sporcata dal muro toscano è diventata imprendibile. Inutile il successivo tentativo disperato. Ormai è troppo tardi. E’ giunto il tempo di fare festa. Di abbracciarsi. Di urlare con rabbia. Poi con gioia. Sollievo e commozione. E’ finita 15-12. Un risultato che dalle parti di San Salvatore ricorderanno per anni perché vale la serie B1, ultima parola scritta sulla pagina che racconta l’impresa.