"Ha vinto il mio papà". Le parole di un commosso Fabio Aru (25 anni) sono rivolte al compagno Paolo Tiralongo (37) che ha appena tagliato il traguardo di San Giorgio del Sannio con le mani al cielo. E il Giro è da sempre la vittoria dei papà. Ce n'erano tanti per le strade della nona tappa della novantottesima edizione in rosa. E a tenerli per mano, o sulle loro spalle, c'erano tanti bambini per la prima volta a contatto con il magico mondo del ciclismo. Benevento-San Giorgio del Sannio ha regalato emozioni variopinte e variegate. Sull'asfalto la battaglia è stata apertissima su tutti i fronti. La fuga partita da lontano e poi ripresa dalla caparbietà di Tiralongo, il duello Aru-Contador sul Passo Serra, lo scatto finale del sardo motivato a guadgnare anche solo due secondi allo spagnolo. Lacrime e brividi per gli appassionati, occhi spalancati per tutti quei bambini. La Carovana degli sponsor ha aperto un pomeriggio in cui di bello è mancato solo il sole. San Giorgio è il paese ideale per un arrivo di tappa. Viale Spinelli si presta alla vista come una Top Model nei suoi anni migliori. E' brillante, ha fascino e sinuosità. Uno spettacolo per gli occhi vedere età mischiate come numeri nel classico "panariello" di Natale. Il nonno ottantenne che ricorda Binda e Gimondi, il figlio che indossa fiero una bandana in memoria di Marco, il nipote che mangia un gelato e danza al ritmo di musica. E poi i ragazzi. I ragazzi ventenni che per una giornata dimenticano i problemi della vita, di un futuro sempre più incerto, e si concentrano sui campioni del pedale. E' un attimo, un soffio di vento, una piacevole emozione. Il passaggio della corsa è un battito di ciglia destinato a restare a lungo nell'anima. "Però il ragazzino lì non è male, Contador se la vedrà nera stavolta", dice un signore sulla cinquantina all'amico che è in compagnia di suo figlio. "Contador è più esperto, ma forse hai ragione. Quel ragazzino lì non finisce di stupire", risponde prontamente l'altro. Poi l'intromissione del più piccolo: "Papà, ma chi è Contador? E chi è questo ragazzino? E perchè lo chiamate così?". Domande giustissime. Il ragazzino è Fabio Aru, quello che insieme a papà Tiralongo oggi ha fatto brillare gli occhi a tanti bambini. Perchè i bambini hanno sempre ragione, un po' come i papà.
Francesco Carluccio
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