Un derby, certamente il più equilibrato dei tre disputati, che ha emesso un verdetto inappellabile: ha vinto la squadra che è stata migliore per tutta la stagione: la Valentino Ferrara (26-23). Al Palatedeschi è andata in scena una sfida palpitante ma poco spettacolare dal punto di vista tecnico. Troppi gli errori, altrettante le scelte sbagliate in alcuni momenti topici. I gialloverdi hanno confermato la terza posizione nella poule play out, i giallorossi restano alle spalle dei poco amati cugini come accaduto in tutta la stagione.
C’era tanta attesa soprattutto per vedere all’opera i due migliori giocatori, Pereira e Petrychko, tra i pochi a scaldare i cuori dei veri appassionati di pallamano. Hanno trascinato le proprie squadre, in particolare l’ucraino si è spesso sobbarcato il peso della partita assumendosi tutte le responsabilità, mentre il brasiliano è stato devastante con diverse realizzazioni dai nove metri.
Nel primo tempo meglio i padroni di casa nonostante un avvio da incubo. Solo quattro gol nei primi nove minuti col tabellone del Palatedeschi inchiodato su un 2 a 2 figlio dei tantissimi errori al tiro. Col passare dei minuti gli uomini di Nasta hanno provato a scappar via, ma capitan Andrea Sangiuolo e compagni sono riusciti a restare aggrappati alla partita andando al riposo sotto di due lunghezze (13-11).
Nel secondo tempo è accaduto di tutto. I padroni di casa hanno confermato i propri problemi nella fase difensiva permettendo al Benevento di tornare prima in parità e poi di mettere addirittura la testa avanti. A cinque minuti dal termine l’equilibrio regnava sovrano e tutti in casa giallorossa hanno sognato il clamoroso sgambetto e sorpasso in classifica.
Il sogno degli ospiti si è infranto su un palo di De Angeli, ma soprattutto sulle parate di Randes che ha vinto al sfida a distanza con De Cristofaro e ancora una volta ha confermato di essere tra i migliori portieri del girone sud. L’estremo difensore siciliano ha fatto la differenza anche se in qualche caso è stato aiutato dalla poca incisività degli ospiti che negli ultimi 120 secondi con Chiumiento e Iannotti non sono stati cattivi sotto porta graziando i cugini. L’ultimo minuto è stato tutto di marca gialloverde con la squadra capace di volare fino al 26 a 23.
E’ stata una sfida che non lascia grossi segnali alla pallamano sannita in ottica futura. In una stagione di transizione come questa bisognava dare maggiore spazio ai giovani per non arrivare alle battute finali e doversi affidare ad atleti di grossa esperienza ma che sono giunti a fine ciclo.
Il discorso vale per entrambe le squadre, salvarsi sarà difficilissimo nei faccia a faccia con gli altri gironi, ma qualche possibilità c’è ancora, altrimenti la pallamano campana rischia di resterà senza rappresentati nel massimo campionato nazionale.