Nuoto, Europei: Pirozzi, il cuore non basta

Nei 200 delfino ottava piazza per la sannita che pensa già alla stagione in vasca lunga

Apollosa.  

Quello di Copenaghen è stato un Europeo in vasca corta in tono minore per Stefania Pirozzi. Non ha preparato questo appuntamento e non aveva grosse ambizioni. Dopo l'eliminazione nella batteria dei 400 misti, la sannita si è rifatta con una prova d'orgoglio nei 200 delfino, specialità che spesso le ha sorriso anche in passato.

In una gara più veloce rispetto ai 400 misti, la Pirozzi è riuscita ad esprimersi a buoni livelli al mattino volando in finale con lusinghiero 2'07''30 che è comunque lontano dal proprio primato personale in vasca corta fatto registrare a Netanya nel 2015 (2'05''05). La finale ha confermato la grinta di questa ragazza che, nonostante le tante difficoltà dovute affrontare in questi ultimi tre anni, resta comunque al top nel contesto europeo.

Nel pomeriggio la nuotatrice del Circolo Canottieri Napoli e delle Fiamme Oro ha risentito anche un po' la stanchezza e la scarsa preparazione in vista di questo evento non riuscendo a migliorarsi concludendo la sua gara in 2'08''28 in ottava posizione.

A trionfare è stata la tedesca Franziska Hentke davanti all'azzurra Ilaria Bianchi che con il crono di 2'04''22 ha addirittura migliorato il primato italiano in vasca corta che apparteneva ad Alessia Polieri. Sul terzo gradino del podio è salita la francese Lara Grangeon.

Tornando alla Pirozzi, che può essere comunque soddisfatta di aver centrato la finale nonostante non abbia preparato questo appuntamento, c'è da dire che sta lavorando da due mesi a Roma alla corte di Alessandro Mencarelli con il chiaro obiettivo di puntare tutto sulla stagione in vasca lunga, che vivrà un primo snodo importante in primavera con gli Assoluti di Riccione e poi con gli Europei in programma a Glasgow.