Terza puntata.
I social network hanno cambiato anche il mondo dello sport. Se fino a qualche anno fa migliaia di appassionati seguivano i propri idoli attraverso radio e tv, ora basta un click sul proprio smartphone per vedere, ascoltare o leggere su Facebook, Instagram o Twitter le ultimissime novità. Gli sportivi più famosi hanno milioni di followers o di utenti che li seguono sui propri profili. C'è chi ama rispondere in prima persona alle domande, chi commenta quanto accade nel mondo dello sport o della politica, e anche chi si scaglia contro compagni e avversari.
L'ultimo caso è recentissimo e riguarda il ciclismo, sport abituato all'attenzione mediatica soprattutto per quanto riguarda la piaga del doping. Il sospetto è diventato il più grande nemico dei ciclisti moderni. Basta chiedere a tale Greg Henderson, 38enne neozelandese della Lotto-Soudal che sta prendendo parte al Giro del Trentino, storica corsa di preparazione al Giro d'Italia che prenderà il via il prossimo 9 maggio e domenica 17 farà tappa nel Sannio per la Benevento-San Giorgio del Sannio di 212 km.
Uno dei favoriti per salire sul podio è Fabio Aru, ciclista dell'Astana che all'ultimo momento ha rinunciato alla partecipazione al Giro del Trentino. Proprio contro lo scalatore sardo si è scagliato con un cinguettio il vecchio Henderson. “Dispiaciuto di vedere Fabio Aru ‘malato’. Compagno, sono sicuro che la prossima volta tornerai al nostro sport in salute! Aka. Pulito #passaportobiologico! Oppure non tornare”. Un tweet che conferma ancora una volta come all'interno del gruppo, e nel mondo dello sport in generale, la cultura del sospetto regna sovrana.
Henderson ha poi rincarato la dose con un altro cinguettio facendo chiari riferimenti ad eventuali problemi di Aru col passaporto biologico.
Subito dopo si è scatenato il finimondo. Aru ha dato mandato al suo avvocato di procedere per vie legali. Il neozelandese ha fatto retromarcia, magari ben consigliato dai vertici della sua squadra, chiedendo scusa ed eliminando i cinguettii precedenti, ma ormai era troppo tardi. Vincenzo Nibali, vincitore del Tour de France 2014, sempre attraverso Twitter, ha subito attaccato: "Troppo facile dire mi dispiace dopo! Devi essere denunciato per danni!!!".
Non è un momento facile per l'Astana che è appena ottenuto il via libera dalla Commissione licenze dell'Uci per restare nel World Tour dopo i casi di positività dei fratelli Iglinskip e del giovane Davidenok. Le accuse di Henderson sono gravissime. Non sappiamo se la sua squadra lo punirà con una multa, ma forse basterebbe semplicemente chiedergli di cancellarsi dai vari social network per evitare nuove cadute di stile.
Michele Iacicco