Si riuniranno sabato mattina alle ore 10,30 presso la segreteria provinciale di Benevento, in Via Napoli 216, i coordinamenti provinciale e cittadino dell’associazione Sannio Popolare. L’incontro di sabato servirà per fare una valutazione sulle iniziative intraprese in questo periodo dall’associazione in favore della campagna referendaria a favore del SI. In particolare saranno discussi i dettagli organizzativi della manifestazione che l’associazione ha organizzato per il prossimo 4 novembre a Benevento alle ore 17,30 presso la sala consiliare di “Palazzo Mosti” dal titolo “CentristE x il Si”. L’incontro del prossimo 4 novembre sarà coordinato dall’ex assessore del comune di Benevento e dirigente dell’associazione Sannio Popolare, Lucia Catalano, seguiranno le relazioni di altre dirigenti della stessa associazione che rappresenteranno i vari aspetti della riforma. In particolare Eva Finizia parlerà del superamento del bicameralismo paritario, Grazia Carrano della riforma del Titolo V – rapporto Stato-Regioni, Maria Grazia De Nigris della semplificazione del processo legislativo e infine Sabrina Morante parlerà degli istituti di partecipazione (referendum e leggi di iniziativa popolare). Intervento più politico quello di Giulia Abbate, già consigliere regionale del PD, e ora fondatrice dei comitati “Sannio per il SI”. Le conclusioni saranno mentre affidate al sottosegretario ai Beni e alle Attività Culturali e Turismo, nonché deputato di Area Popolare, Dorina Bianchi.
“I contenuti di questa riforma costituzionale – spiega il coordinatore provinciale di Sannio Popolare Gennaro Santamaria – devono essere spiegati ai nostri concittadini e gli incontri che stiamo promuovendo come associazioni vanno proprio in questo senso. Molti diranno NO alla riforma non per questioni di merito ma perché pensano con questo gesto di abbattere il governo in carica, una cosa del tutto inopportuna e deleteria per il nostro paese. Infatti – continua Santamaria – se questo nostro paese perde in termini di competitività e di crescita è proprio per l’inefficienza del proprio apparato Istituzionale che con questa riforma si tenta di riformare. E’ bello quindi – conclude Santamaria - che a parlare di queste cose siano giovani donne che, impegnate politicamente, possono dal loro punto di vista meglio rappresentare i motivi di questa scelta.”
Redazione