Querelle Mensa, I 5 Stelle lanciano proposte e bacchettate

I consiglieri Nicola Sguera e Marianna Farese: "rinegoziare gli accordi con la ditta e..."

Benevento.  

“Come ampiamente previsto, la giunta Mastella deve gestire il suo primo clamoroso scivolone, quello sulla mensa, appuntamento che si sapeva fondamentale cui è arrivata impreparata, ritenendo probabilmente che i “circenses” (i giochi di un’apprezzata Città-Spettacolo) fossero più importanti dei “panes” (del cibo). Questione di scelte...”.
I consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, Nicola Sguera e Marianna Farese tornano sulla questione mensa scolastica e ad attaccare le scelte della giunta. “Intanto – scrivono i componenti del M5S -, sul profilo social del Sindaco si danno messaggi (volutamente?) errati, ad esempio facendo credere che l’alternativa sia tra la mensa pubblica e «il panino». Non è vero: si può portare cibo preparato a casa o addirittura rivolgersi a gestori esterni. Il tutto va organizzato. La vigilanza di una brava nutrizionista e la promessa di raid a sorpresa del Sindaco non sono bastati a tranquillizzare le famiglie, memori del cattivo servizio offerto da Quadrelle. Nei prossimi giorni, per altro, tenteremo anche una doverosa analisi sociologica, analizzando quali fasce sociali hanno aderito al servizio (stiamo parlando circa trecento persone, come noto). Noi lo ribadiamo a scanso di equivoci: il M5S, a Benevento come a Torino, è per la mensa pubblica di qualità, e per questo lavorerà ritenendo l’educazione alimentare non un optional ma un momento formativo importante. Detto questo, a Benevento si tratta di affrontare un’emergenza dovuta ad insipienza o improvvisazione e consentire alle famiglie e ai bambini di vivere serenamente gli scampoli di quest’anno solare in attesa della sentenza che ci dirà se e come organizzare il futuro della refezione scolastica a Benevento. È necessario allora fare una buona controinformazione, rispetto a quella volutamente distorta di chi si è reso responsabile del disastro (annunziato). Ribadita la facoltà di scelta delle famiglie di servirsi di un pasto caldo diverso da quello offerto dalla mensa comunale, così come avevamo scritto nelle note precedenti, adesso amministrazione comunale, tecnici e dirigenti, insinuano il dubbio che in questi pasti preparati a casa dalle mamme si possa nascondere l’insidia che non ti aspetti: il rischio legato alla contaminazione degli alimenti e alla sicurezza igienico-sanitaria. Come mai ci si interroga su questi aspetti proprio ora che viene “compromesso” un bando sbagliato nella forma e nei contenuti? Come mai non si è detto nulla in questi anni di merendine e patatine consumate durante l’intervallo di metà mattina o delle colazioni a sacco fagocitate durante le uscite didattiche sul territorio? Il responsabile negli spazi scolastici è sempre stato il personale scolastico: i casi di allergia segnalati dalle famiglie saranno gestiti all’interno del refettorio, così come è stato fatto egregiamente in tutti questi anni all’interno delle classi. Piuttosto si eviti di ingenerare confusione e preoccupazione nelle famiglie e si informi correttamente l’utenza scolastica evitando che qualcuno possa contrastare le indicazioni di utilizzo di un consumo misto, mensa e pasto da casa, all’interno della propria scuola, nell’ottica di garantire a tutti gli alunni il diritto all’educazione e all’istruzione in un ambiente sereno. Il Comune dovrà solo rinegoziare gli accordi con la ditta di refezione scolastica per la gestione degli spazi in refettorio, intervenendo sulla segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) di competenza della ditta, provvedendo ad una modifica della SCIA già depositata che contempli la presenza in refettorio di studenti che non sono utenti del servizio. Il M5S oltre a ribadire, fino allo sfinimento, la necessità di mettere intorno ad un tavolo tutti i soggetti coinvolti e qualificati (in rappresentanza delle famiglie e dei lavoratori, in primis, danneggiati dalla crisi della mensa pubblica), si impegnerà con i propri attivisti a fornire alle famiglie tutte le informazioni necessarie a gestire i prossimi mesi”.

A termine della lunga ed articolata nota su una questione tanto delicata quale la mensa per i piccoli studenti, Farese e Sguera intervengono sull'ormai imminente manifestazione: “A proposito di “circenses”: riteniamo profondamente sbagliata la scelta di tenere la Notte bianca in coincidenza con il primo anniversario dell’alluvione del 2015. Da un Sindaco che ebbe il coraggio (apprezzabile) di far bloccare un concerto per l’inaugurazione di un bar nel giorno del terremoto di Amatrice ci saremmo aspettati una sensibilità diversa”.