Basile su mensa: l'idea dell'Alberghiero era da considerare

Ci sono realtà in cui è stata attuata con successo

Benevento.  

“Il  rivoluzionario cavallo di battaglia utilizzato in campagna elettorale dal Sindaco Mastella  sul  nuovo centro cottura a Capodimonte,  in pochi giorni si è trasformato nell’ ammutinato ronzino di una gara d’appalto mirante alla qualità e non al ribasso per poi concludersi con un raccapricciante ritorno al ribasso senza qualità”.
Così Daniela Basile candidata alle ultime elezioni comunali di Benevento con la lista “Del Vecchio sindaco”.

«“ A scuola con gusto” è un progetto realizzato con successo  ad Amatrice lo scorso anno, promosso dalla Provincia di Rieti e dalla Regione Lazio,  che ha avuto come obiettivo il benessere e la salute dei bambini, la qualità dei prodotti, l’attenzione per il menù  e che ha visto gli studenti impegnati in un percorso didattico altamente formativo che ha consentito loro di crescere professionalmente ed attuare il percorso di alternanza scuola lavoro proficuamente. Mi meravigliano le parole dell’ex allievo dell’istituto alberghiero Vincenzo Izzo che ha frequentato l’istituto ai tempi della scuola 1.0 periodo in cui per gli studenti esistevano, come esistono oggi,  ore di tirocinio lavorativo  gratuite obbligatorie da effettuarsi presso aziende esterne, in cui i ragazzi considerati inesperti spesso vengono relegati a  svolgere  semplici mansioni. Il signor Izzo sa bene che la gavetta nelle brigate di cucina è lunga e che lo studente alla prime armi non viene di certo impegnato in figure professionali quali quelle di  Cracco e mi dispiace constatare che non sappia che dai tempi di Pietrantonio ad oggi si sia passati ad una scuola 2.0 in cui i percorsi di alternanza scuola lavoro, vengono studiati ed analizzati con minuzia, per far sì che lo studente durante i suoi tirocini acquisisca competenze concrete.

Attivare un servizio mensa all’ interno dell’alberghiero, consentirebbe allo studente  affiancato da docenti esperti, di  vivere fattivamente ed in armonia la stesura di un menù che punti su gusto , qualità e laddove possibile sul km 0 , di effettuare autonomamente il  calcolo delle calorie, di vivere direttamente e di espletare il monte ore di alternanza scuola lavoro utili a professionalizzarsi senza correre il rischio di  essere per davvero sfruttato in aziende esterne.

Realtà in cui questa esperienza è stata realizzata con successo esistono ed Amatrice ne è un esempio,  come ne esistevano i presupposti in città e alludere ad argomentazioni aleatorie per bocciare un percorso qualitativamente valido è sconcertante perché per l’ennesima volta questo muro danneggia bambini e famiglie. Non serve spodestare l’assessore dai suoi poteri e nominare una nutrizionista per dare la parvenza di efficiente qualità perché  con poco più di tre euro a pasto non si  può materialmente parlare di cibo sano e nutriente!

Concludo ricordando che compito del Comune è  l’istruzione e che essa non è solo la mensa, la spettacolarizzante manutenzione ordinaria con relativa visita con telecamere di inizio anno o le ospitate nei salotti comunali  ma è anche e soprattutto  cultura, collaborazione, cooperazione e progettazione di percorsi che vedano gli studenti fattivamente impegnati in percorsi  didattici altamente formativi  in cui istituzioni, studenti, dirigenti scolastici, docenti e famiglie collaborino per un unico obiettivo: le competenze dei nostri giovani che non dimentichiamo sono il futuro. Che si lavori per costruire una società che arricchisca la città e che non faccia la valigia per  andare via perché priva di valide alternative”.