Direzione provinciale del Partito Democratico off-limits per i giornalisti. Convocata a Torrecuso per le ore 16, la riunione è stata accessibile agli organi di informazione solo durante la relazione del segretario, Mino Mortaruolo, e di Mena Laudato, insieme al tavolo della presidenza. Con loro due a dirigere i lavori Rossano Insogna, Fabio Solano e Giovanni Cacciano. Come detto, a lavori ampiamente in corso, è arrivato il divieto ad assistere per gli organi di informazione. Sorvolando sul tema, trattato in altra sede di giornale, va restituito il clima teso tra le due opzioni che si fronteggiavano. In gioco l’ufficializzazione delle candidature per le prossime regionali, e due tesi: nomi subito, rinvio, o decisione demandata ad altro organismo del partito, l’assemblea, magari con indicazione dei candidati. Sullo sfondo procedurale lo scontro per quale dovrà essere l’accoppiata dei nomi candidati alle prossime Regionali. Del confronto protagonisti il sindaco di Benevento, Fausto Pepe, e il segretario provinciale, Mino Mortaruolo. Alla fine è passata la linea di votare una proposta di candidatura, che resta in attesa di essere proclamata dall’assemblea: Mortaruolo - Abbate. Una vicenda caratterizzata da polemiche particolarmente accese, e che non ha mancato di infiammare gli animi anche durante le primissime fasi dei lavori, le uniche a cui si è potuto assistere. Ad esempio, nella relazione del segretario provinciale, più di un riferimento diretto è andato all’indirizzo del primo cittadino. Particolarmente elogiato, invece, il lavoro dei saggi su cui si sarebbe registrato addirittura il plauso del livello regionale. “Ci toccherà mettere il copyright”, ha finanche sottolineato Mortaruolo. Sul primo punto all’ordine del giorno, invece, incentrato sulla proposta programmatica cinque gli interventi, tra i quali quello del sindaco di Benevento.
di Antonio Orafo