I moderati sanniti si sono dati appuntamento ieri pomeriggio all’hotel Il Mulino per una iniziativa promossa dall’Udc della provincia. Il segretario Gennaro Santamaria ha colto l’occasione data dalla programmazione europea per la regione Campania per mettere intorno a un tavolo i protagonisti della politica provinciale. Ma non poteva mancare una riflessione sul prossimo voto regionale. Ne ha parlato il segretario nazionale dell’Udc Lorenzo Cesa. «Bisogna aprire un tavolo programmatico per rideterminare le cosa da fare per la Regione - ha detto - ma nel segno della continuità. Solo però dopo aver determinato un accordo sul programma. Siamo persone serie e vogliamo continuare a parlare con Caldoro che ha fatto bene. Però è altrettanto serio fare un “check” sulla situazione campana, aggiornando l’elenco delle priorità da affrontare. Se non si trovano delle convergenze, con Caldoro e le altre forze politiche, non mancheranno le riflessioni. Insomma, sì a Caldoro ma nel segno della chiarezza delle cose da fare per la?Campania. E l’Udc e Area popolare hanno tanto da dire». Un concetto ribadito a chiare lettere anche dal segretario sannita Gennaro Santamaria, che da tempo è impegnato nella ricomposizione dell’area moderata nel campo del centrodestra. Problemi seri per Caldoro e la costituendo coalizione, però, potrebbero arrivare da Roma. Quella di ieri è stata una giornata thrilling per il Nuovo centrodestra, dopo le dimissioni del ministro Lupi. Ad aprire il fuoco di fila, in un braccio di ferro tutto interno a Ncd, è stata il capogruppo Nunzia De Girolamo. Il cui posto, si è vociferato, potrebbe essere preso dall’ex ministro. Ma per la parlamentare sannita il problema è ben altro: «Io avrei difeso fino alla fine Maurizio Lupi, che va apprezzato per il suo gesto di dignità e moralità, contro la doppia morale di Matteo Renzi e del Pd. Il premier ha dimostrato incoerenza e mancanza di coraggio perché quello che vale per Lupi dovrebbe valere anche per i suoi Presidenti di Regione e sottosegretari», ha tuonato De Girolamo. Paventando anche l’ipotesi di appoggio esterno all’Esecutivo e chiedendo a gran voce una riunione urgente dei vertici del partito.
di Giovanbattista Lanzilli