Adesione al Gal Alto Tammaro, "ruolo periferico per Benevento"

L'intervento di Giovanni Zarro sulla delibera dell'amministrazione

Benevento.  

E' l'adesione dell'amministrazione comunale di Benevento al Gal Alto Tammaro Titerno il tema del lungo intervento dell'ex parlamentare e consigliere a Palazzo Mosti Giovanni Zarro. Una decisione “all’ultimo minuto”, scrive, che ha determinato “dispute procedurali” che ritiene “non irrilevanti”. Perchè, “se eccepite formalmente, potrebbero portare all’annullamento della delibera assunta”. Zarro però sottolinea anche la “caparbietà” della scelta, “.quasi a voler rimediare ad una dimenticanza, non lieve. O, forse, cosciente dell’impatto assai negativo che, l’omissione dell’atto, avrebbe potuto causare al sistema economico locale. Penalizzandolo fortemente ed ingiustamente”. L'auspicio, aggiunge, “è che il Consiglio abbia resa la delibera immediatamente esecutiva., e che la Ats di riferimento abbia collazionato la pratica, come per legge. E presentata nei tempi fissati. Altrimenti tanta corsa per niente”.

Poi un interrogativo: “Perché all’ultimo momento?”. Su questo – sostiene- “si sono sentite più versioni! Quella riconducibile alla campagna elettorale e quella riannodabile ad “uno stato eccezionale” dipendente da una scadenza immediata. Forse non è vera né l’una né l’altra. La verità è che le elezioni si sono chiuse all’alba del 20 Giugno. Dopo 70 giorni, quale rallentamento hanno potuto determinare le elezioni? E quale situazione eccezionale può essere collegata ad una scadenza fissata per il 30 agosto? Nessuna! Peraltro, il Comune si trovava in una posizione di vantaggio quanto all’iniziativa Gal. Sulla base della delibera del 21 aprile era autorizzato a muoversi. Da subito, dal 20 Giugno. Il bando era stato pubblicato qualche settimana prima, Il 23 maggio. Dunque? La città pensa altro. Che si è organizzato qualche festino di troppo; che si è servita qualche succulenta “pasta e fagioli” di troppo! Circostanze che hanno distratto l’attuale gruppo dirigente comunale. Il “duro amministrare”, è bene ricordarlo, è altro rispetto alle feste ed ai festini. Naturalmente”.

Ancora un punto di domanda: “Si è assunta la delibera di aderire al Gal, per conseguire quale risultato? Dalle carte che leggo….per partecipare alla realizzazione di un Progetto denominato “Vie dell’acqua nelle terre della transumanza”. Riguarderebbe 28 Comuni per una dote prevista di finanziamenti pari a 8 milioni di €. Il progetto ha come punto focale il paesaggio del sistema matese, la relativa rete ecologistica locale, i corridoi ecologici principali costituiti dai fiumi Tammaro e Titerno e, in generale, le vie naturalistiche che li mettono in comunicazione facendo sistema con le restanti opere di pregio ambientale: i centri storici ed il Polo turistico religioso di Pietrelcina”.

Secondo Zarro, “non si vede ad occhio nudo una qualche “centralità” del sistema agricolo locale di Benevento. Siamo ai margini. Del tutto periferici. Forse si poteva fare altra decisione. Se la scelta era quella di aderire ad una delle iniziative presenti sul territorio provinciale. L’altra scelta sicuramente poneva Benevento e la sua economia in una posizione di minore perifericità”.

E ancora: “Ecco il punto più importante. La perifericità o la centralità. La guida o la subordinazione. La Delibera dell’aprile scorso, credo sia stata revocata, consentiva al Comune di Benevento di essere centrale, di essere il promotore del Gal di Benevento e del suo circondario. Quella dell’Amministrazione Pepe. La Delibera attuale ci rende periferici. Subordinati. Forse ultimi. La distrazione, le paste e i fagioli, anche qualche bicchiere di buon vino, hanno impedito di inaugurare un nuovo corso. Peraltro stringente dopo la cancellazione della Provincia. E con il rilievo che i comuni hanno nel nuovo sistema delle autonomie locali. Non è finita qui. Credo che i successivi passaggi non porteranno problemi. Parlo del riconoscimento dei 2 Gal della Provincia di Benevento. I rumors così dicono. Tuttavia è meglio fare opera di monitoraggio. Poi si aprirà la partita del Pal. Il Piano di Azione locale. In quella fase va recuperata centralità e ruolo. E forse altro. Senza pasta e fagioli tra i piedi. Naturalmente! Ci saremo pazienti”.