Esuberi Rocca, rabbia dipendenti: «Provincia scorretta»

«Si era concordato di inserire solo i pensionamenti in deliberazione...così non è stato»

Benevento.  

Fa discutere, e tanto, la deliberazione del presidente della provincia di?Benevento, Ricci, relativa agli esuberi dei dipendenti della Rocca. Nella delibera, infatti, Ricci analizzava la situazione: dai 39 pensionamenti, ai 33 dell’ufficio del lavoro agli 8 della Polizia Municipale e ai 28 (+2) esuberi da individuare successivamente. Delibera assolutamente non gradita dai lavoratori della Provincia però. Il motivo??Secondo i sindacati, Ricci sarebbe contravvenuto agli accordi presi in precedenza: «Nella riunione del 10 marzo scorso si era deciso di inserire nella deliberazionesolola dichiarazione di soprannumerarietà dei suddetti dipendenti già in possesso dei requisiti pre Fornero, o in grado di conseguirli in tempo utile per poter essere collocati in pensione entro il 31.12.2016; Nella deliberazione, invece, contravvenendo agli accordi sottoscritti, oltre all’inserimento della concordata dichiarazione di soprannumerarietà dei dipendenti da collocare in pensione, è stata inserita anche la dichiarazione di soprannumerarietà: del personale addetto ai servizi per l’impiego; del personale in servizio presso il corpo di Polizia Provinciale». Grave secondo i sindacati, l’aver inserito in deliberazione anche i 28 (+ 2) ulteriori suprannumerari: «Questo dà la prova che già sono state stilate le varie liste e, di conseguenza, individuati i nomi del personale da porre in mobilità senza attendere l’emanazione del decreto, previsto dal comma 423, della legge 190/2014, che deve fissare i criteri per definire “le procedure di mobilità del personale interessato”, e senza avviare, con le organizzazioni sindacali, l’esame dei criteri per l’individuazione degli esuberi o sulle modalità per i processi di mobilità, così come previsto dall’art. 33 del D. Lgs n. 165/2001. Denunciamo la scorrettezza dell’operato della parte pubblica della Provincia di Benevento che ha disatteso l’accordo del 10 marzo 2015». E in base a ciò, i sindacati, hanno annunciato battaglia: « Presenteremo ricorso contro la suddetta deliberazione chiedendone l’immediata rettifica, facendo presente che, in mancanza, ci rivolgeremo all’Autorità Giudiziaria competente per la tutela delle prerogative sindacali e per il rispetto dei diritti dei lavoratori».