Pd, volano stracci: «Tanga? predica bene e razzola male»

Dura replica del segretario provinciale Mortaruolo: «Chiede dibattito e poi non partecipa»

Benevento.  

Volano stracci nel Pd: e si evidenzia ancora di più quel solco solo intuibile fino a qualche settimana fa, tra due anime differenti nel partito. Tra ieri e oggi infatti aspro botta e risposta tra Sergio Tanga, componente della segreteria provinciale del partito e il segretario Mino Mortaruolo. Il primo, in forte contestazione con le politiche seguite dal partito in vista delle regionali, ha rassegnato le dimissioni, spiegando di non aver gradito la convocazione della commissione “dei saggi”, giudicandola peraltro illegittima, e nemmeno la probabile candidatura di Mino Mortaruolo giudicata “leggititima ma di parte”. Nella lunga lettera, Tanga ha anche criticato la scelta di non convocare quasi mai la direzione provinciale. Secca la risposta di Mortaruolo, con una nota meno lunga, ma non meno piccata: «Caro Tanga, effettivamente non hai partecipato all'ultima segreteria provinciale, come a tante altre. È bene chiarire da subito, ed una volta per tutte, come quello dei cosiddetti "saggi" (definiti tali non da me né dalla segreteria provinciale) sia un lavoro di consultazione e ascolto dei segretari di circolo e dei sindaci del nostro partito. Una iniziativa trasparente, inclusiva e partecipativa che, partendo dall’audizione della classe dirigente territoriale del PD e delle sue espressioni istituzionali, può solo arricchire quel dibattito da tutti auspicato. Un lavoro che non inficia in alcun modo, né intende farlo, la competenza e la responsabilità degli organi cui per statuto spetta la titolarità dei processi decisionali da Te richiamati. Tuttavia è profondamente in errore, o è in malafede, chi contesta la legittimità dell’azione posta in essere dalla Segreteria Provinciale del Partito Democratico». Secondo Mortaruolo, dunque, ci sarebbe una discrepanza tra il “predicato” ed il “razzolato effettivo”: « mi stupisce e mi spiace non poco vedere che i doverosi richiami al dibattito, al confronto, alle conferenze programmatiche provengano da chi ha avuto ed ha tutti gli strumenti per stimolare e preparare discussioni ed approfondimenti. È il caso di chi, come Te, è stato membro della segreteria, ed è altresì il caso di chi ha la responsabilità di importanti dipartimenti tematici. Nulla o pochissimo è pervenuto». Difende la commissione Mortaruolo e anche se stesso, e la sua candidatura: «Di certo il sottoscritto, in questa fase delicata, benché eletto all’unanimità in ben due congressi, non ha mai giustificato le sue azioni richiamandosi all'unità del partito, né si è auto candidato né si è adoperato sul punto per promuovere la propria persona». E in ultimo avverte: «Non temere, la direzione sarà convocata nei modi e nei tempi giusti per consentire il dibattito tanto auspicato e favorire una efficace e salutare partecipazione alle scelte politiche che abbiamo dinanzi.

di Cristiano Vella