Francesco Rubano nominato coordinatore regionale Anaves

Si tratta dell'Associazione nazionale delle verità scomode. La nomina arriva da Ismaele La Vardera

Benevento.  

Francesco Maria Rubano, Presidente del Consiglio del Comune di Puglianello (BN) , è stato nominato Coordinatore regionale di "ANAVES"  (Associazione Nazionale delle Verità Scomode).
La nomina gli è stata conferita da Ismaele La Vardera , noto giornalista palermitano, autore di numerose iniziative contro le mafie e la criminalità , collaboratore , tra l'altro, di importanti trasmissioni televisive di rilievo nazionale.   L’Associazione nazionale per le verità scomode, è rappresentata da una rete di giovani, amministratori, liberi professionisti impegnati contro ogni forma di mafia e omertà. Fondamentale è la rete di segnalazioni di “verità scomode” che puntualmente l’associazione riceve e che trasforma in vere e proprie inchieste sulle orme del giornalismo investigativo oltreoceano. Molteplici sono le attestazioni conferite al sodalizio nazionale; si ricordano , infatti ,  il riconoscimento proveniente dal Presidente della Camera dei Deputati e del premio Oscar per la legalità assegnato  dal Parlamento  regionale della Sicilia.
"Ringrazio il Presidente, Ismaele La Vardera, ed il vice Presidente, Giuseppe Germano , i quali in sinergia con la dirigenza  nazionale mi hanno  conferito questo delicato compito. Spero di poter apportare un serio contributo per le tante realtà della Campania inquinate da sistemi criminali e da illegalità che rientrano tra i mali della nostra società. A breve attiverò un'azione di  radicamento dell'associazione in tutto il territorio della regione, iniziando ad istituire i coordinamenti in tutte le province della Campania. Da qui, di concerto  con la dirigenza nazionale ,  produrremo un'azione discreta ed incisiva , non solo per avversare il sistema della camorra e del malaffare , ma anche per offrire tutela e sostegno a quei cittadini che si ritrovano vittime di ingiustizie sociali all'interno di un quadro di micro illegalità. Penso, ad esempio , ai tanti diritti che spesso vengono ingiustamente negati alle fasce deboli della società , ossia agli anziani ed ai  giovani in difficoltà socio-economiche. Penso anche al bullismo , alla violenza , alla pedofilia  e alle svariate condotte illecite presenti nelle nostre realtà. Sarà necessario promuovere un processo di formazione civica che parta dal basso ,  in concorso con gli attori sociali sensibili  a questa tematica. A tal proposito , ritengo significativa la collaborazione con le Istituzioni competenti  (politiche , forze dell'ordine , magistratura e scuole). C'è un gran lavoro da fare. "