Sbatte i pugni sulla scrivania Clemente Mastella, dicendosi stufo della campagna elettorale messa in campo da Partito Democratico. Troppi attacchi personali, troppe polemiche basate su quelle che secondo Mastella sono solo ed esclusivamente insinuazioni di bassa lega, per non parlare dei programmi che, a dire del candidato del centrodestra verrebbero copiati dai suoi competitors. : «Questa campagna elettorale è pessima, non ho mai visto niente di peggio nella mia carriera politica». Tanto da dar solidarietà al candidato sindaco dei cinque stelle a Torino: «E' assurdo quanto detto dalla Boschi, offro la mia solidarietà e annuncio anche che voterò no al referendum: questo dovrebbe rassicurare sulla mia intenzione di non fare il senatore...se volessi farlo dovrei votare sì». Oltre ad esprimere preoccupazione per le conseguenze disastrose che a suo dire deriverebbero dalla Brexit è il Pd che finisce sempre nel mirino di Mastella: «Parlano di opere che non eistono: il data center non c'è, la piattaforma logistica finirà ad Avellino, eppure lì non hanno un sottosegretario alle infrastrutture». E ancora, sui manifesti comparsi nei giorni scorsi: «Si parla di case, di soldi dall'estero, addirittura si citano atti di cui io non sono a conoscenza, come mai ce li hanno loro e io no? Non capisco e interesserò il Csm della cosa. Anche io avevo articoli e notizie riguardanti membri dem, ma non ci ho fatto manifesti. La verità è che queste persone dovrebbero essere espulse dalla comunità Beneventana. Questo Pd pensavo fosse diverso: invece non è più neppure il Pd di Renzi o di Orfini, ma solo un ritrovo di ex socialisti».
A cura di Crisvel