“Abbiamo annunciato querela contro le dichiarazioni, i sospetti, le insinuazioni e le accuse lanciate ieri nella conferenza stampa del Pd, non per motivi di opportunità politica ma per difendere semplicemente la nostra onorabilità”.
Il giorno dopo le dichiarazioni di Carmine Valentino, segretario del Pd, scendono in campo i figli del candidato sindaco Clemente Mastella. Fino ad oggi erano rimasti lontani dai riflettori della campagna elettorale del papà Clemente.
Chiamati in causa dai vertici del Partito democratico (ieri al tavolo con Valentino c'erano anche Del Basso De Caro e Mortaruolo), quindi dallo sfidante Raffaele Del Vecchio, Pellegrino ed Elio Mastella spiegano: “Siamo francamente stanchi di essere tirati in ballo, con cadenza regolare, ad ogni campagna elettorale. Rispetto all'ultima vicenda utilizzata, relativa ad alcune abitazioni da noi acquistate, nel 2004, ribadiamo il diritto per due professionisti, uno avvocato l'altro ingegnere, a comprare una casa pagando anche mutui fino a 25 anni. Siamo cresciuti in una famiglia agiata, per carità, ma onesta: sono anni che in tanti si applicano, ma mai si riesce a dimostrare il contrario. Siamo passati – ribadiscono - anche noi al vaglio di tribunali e processi mediatici: mai nessuno ha potuto vantare l'ultima parola. Se ci fosse stata una sola accusa reale non avremmo scritto quest'appello, invece siamo ad annunciare querela al segretario Pd perché la si smetta di infangare il nostro nome. Siamo sicuri che ci sono motivazioni più importanti su cui chiedere il voto e la fiducia dei beneventani”.
E concludono: “Lasciamo, come giusto, a nostro padre il peso delle scelte politiche, mentre ci limitiamo a sollecitare l'innalzamento del confronto, verso temi di maggiore interesse collettivo. Scusate l'invasione di campo, assolutamente non voluta, in questa campagna elettorale, ma qualche Sancho Panza si è confuso: non siamo noi i figli d'arte in campo”.
red. pol