“Mentre i connestabili Umberto e Clemente si scambiano 'complimenti', rivangando un passato che dovrebbero entrambi solo raccontare ai nipotini per far loro capire ciò che non si deve più fare in politica, abbiamo letto, finalmente, la relazione di fine mandato sottoscritta da Fausto Pepe”.
Marianna Farese, candidata sindaco con il Movimento 5 Stelle con una sottile ironia parla della relazione di fine mandato del sindaco Fausto Pepe.
“Una prima cosa che balza all’attenzione è che manca la firma dei revisori, nonché l’indicazione della data di trasmissione della stessa alla Corte dei Conti. Quindi – spiega Farese -, questa relazione, al momento, ha un valore puramente enunciativo e, cioè, solo fumo negli occhi.
Infatti, «entro quindici giorni dalla sottoscrizione, la relazione deve essere certificata dall'organo di revisione e, nei tre giorni successivi, la relazione e la certificazione, devono essere trasmesse alla sezione regionale di controllo della Corte dei Conti (da parte del presidente della Provincia o del sindaco). La relazione di fine mandato e la certificazione sono pubblicate sul sito istituzionale entro i sette giorni successivi alla certificazione da parte dell'organo di revisione, con l'indicazione della data di trasmissione alla Corte dei conti». Quindi, la pubblicazione sul sito ufficiale, senza firma dei revisori, è inutile: pari a zero”, rimarca la candidata grillina. Come abbiamo visto, la relazione manca della certificazione attestante il suo invio alla Corte e, dalla stessa relazione a p. 15, scopriamo che detto organo giudiziario di controllo, ha nel 2013 bocciato il piano di rientro allora presentato dal comune di Benevento. Ciò però, non ha in alcun modo interferito con i piani (è il caso di dire diabolici) dei geniali amministratori, i quali autodichiarano l’ente strutturalmente deficitario… pur non avendone i parametri! In base a ciò adottano tutti quei benefit contabili che la condizione di predissesto consente, senza però sottostare ai controlli che la legge prevede per controbilanciare dette agevolazioni. Avendoci trovato gusto, con delibera 40/2014 il comune riaderisce ad un piano di rientro pluriennale: in pratica significa che adotterà tutta una serie di accorgimenti contabili e finanziari per saldare quella ingente mole di debiti che una gestione ordinaria non consentirebbe di estinguere, solo che anche per quest’ulteriore piano adottato nell’agosto del 2014, non troviamo traccia di un assenso da parte della Corte dei Conti.
Brancoliamo sempre nel buio, se il comune ha, ad esempio, adottato il massimo delle aliquote, ha bloccato le procedure esecutive cui era soggetto, ha ottenuto mutui oltre i limiti imposti dal TUEL, è perché avrebbe dovuto dare dimostrazione dell’avvenuto conseguimento di un miglioramento, inteso come aumento dell’avanzo di amministrazione o come diminuzione del disavanzo, registrato nell’ultimo rendiconto approvato. Tutto ciò è stato verificato…? E da chi?” chiedono i 5 Stelle.
“Per concludere, chi si insedierà come “vincitore” della imminente tornata elettorale, a palazzo Mosti, dovrà elaborare e redigere la relazione di “inizio mandato”. Se sarà di nuovo la compagine piddina, possiamo ben prevedere che sarà una relazione basata sul principio di: 'noi comandiamo, non rendiamo conto a nessun di ciò che facciamo, se non a chi ci è sodale ed amico e vada pure a mare tutto il resto della cittadinanza'. Se, invece, sarà la compagine di centro destra c’è ben poco da stare allegri, essendo in tutt’altre faccende affaccendati, vedasi ballerine, calzaturifici e mondanità varie. La restante proposta politica è solo folkloristico contorno. Solo il MoVimento con le sue 5 stelle brilla solitario, forte di una sincera passione e preoccupazione per le sorti della nostra amata città, con una squadra che coniuga una competenza ed una dedizione per la causa comune che nessun altro, da troppo tempo, ha messo in campo”.