Mastella apre la campagna elettorale e punta alle contrade

L'ex ministro in corsa anche con Forza Italia e Udc

Mastella contro del Basso e Del Vecchio: “Un vicesindaco e un sottosegretario che resteranno sempre dei numeri due”

Benevento.  

Fa leva sul sentimento di rivalsa di chi vive ai margini geografici di Benevento. Aprendo la campagna elettorale Clemente Mastella annuncia la realizzazione dei servizi minimi per tutti i cittadini delle contrade.
L'ex Guardasigilli torna con forza a mettere in cima alla propria agenda il reddito minimo per i più bisognosi, bacchettando il Movimento Cinque Stelle e ricordando ai grillini che non si tratta certo di una loro invenzione. Badante di prossimità per gli anziani e una macchina amministrativa più snella e a disposizione dei cittadini, per aumentare la percentuale di riscossione delle entrate tributarie. Nei confronti della platea dell'Hotel President, Mastella evoca la suggestione di un rinascimento beneventano fondato su cultura e turismo, toccando le corde dell'orgoglio dei cittadini, quando ricorda il sacco delle sedi istituzionali, dalla Scuola Allievi Carabinieri alla Banca d'Italia, fino ai rischi legati a Camera di Commercio e Università.

“Un vicesindaco e un sottosegretario che resteranno sempre dei numeri due”, il colpo di sciabola contro il duo Del Vecchio – Del Basso De Caro, da parte di Mastella, che è sicuro del ballottaggio e confida finanche in una vittoria al primo turno.

E contro il Pd si scaglia anche Giuseppe De Mita, vice segretario nazionale Udc e commissario provinciale dell’Udc di Benevento, intervenendo all’apertura del dibattito al quale ovviamente ha partecipato anche Nunzia De Girolamo (Fi). De Mita ha spiegato: “La lista dell’Udc per le elezioni a Benevento l’abbiamo costruita prima ancora di decidere la coalizione, consapevoli di esporci ad un rischio. Per noi la questione non era giocare per vincere, ma definire una posizione politica che si sforzasse di interpretare il disagio di oggi. Dentro una lettura di ordine generale, ritenevamo che il rapporto dovesse essere con il Pd ma un rapporto che non doveva essere di sudditanza. Anche a Benevento ci siamo mossi in questa direzione. Il Pd di Benevento ha ritenuto che la questione si potesse esaurire concedendoci la vicepresidenza della Provincia. Ma noi siamo fortemente ancorati alle nostre opinioni e abbiamo il dovere della coerenza verso le nostre opinioni ed è per questo che, quando abbiamo visto che il Pd ha iniziato a perdere di intelligenza e ha deciso di coltivare l’accozzaglia dei numeri con il solo obiettivo della gestione del potere, abbiamo ritenuto di metterci da parte” ed ha concluso: “Andrebbe ricordato al Pd - che mettere insieme l’indistinto alimenta l’astensione ed il voto di protesta”.