Con la virata della campagna elettorale su programmi e proposte per i prossimi cinque anni di amministrazione di Benevento, le emergenze cittadine entrano prepotentemente nel dibattito. Raffaele Del Vecchio e il PD si concentrano sull'emergenza alluvione: il vicesindaco uscente chiede il supporto tecnico-scientifico dell'Università del Sannio per scrivere la nuova pianificazione territoriale e richiama il progetto di finanza attualmente in conferenza dei servizi - già presentato in occasione di Sannio Start – per la pulizia degli alvei e la valorizzazione della rete fluviale.
Ma sulla questione Art Sannio il PD minimizza l'imbarazzo politico e fa quadrato intorno alla linea della solidarietà ai lavoratori dettata dal segretario Valentino e dal leader De Caro. “Professionalità di cui la città ha assolutamente bisogno”, afferma Del Vecchio che replica agli attacchi di Clemente Mastella, accusando l'ex Guardasigilli di speculazione, giacché scopre Art Sannio e le sue difficoltà solo al momento della campagna elettorale.
Dopo aver attaccato l'amministrazione uscente su debiti fuori bilancio e mensa, il Movimento Cinque Stelle rintuzza sull'AMTS e l'affare Porta Rufina, nel presentare il programma per trasporti e mobilità. Un'unica municipalizzata per tutti i servizi cittadini, inclusi trasporti e rifiuti, ribadisce Marianna Farese. Autobus a misura di anziani e portatori d'handicap, nodi di interscambio per arrivare in tutti i punti della città, incentivo all'uso della bicicletta, ma partendo dalla pianificazione delle piste ciclabili, piuttosto che dal progetto di bike sharing varato dalla Provincia. Ma da Benevento si guarda e si discetta anche sui temi di agenda parlamentare: se Federica De Nigris critica l'Italicum, Raffaele Tibaldi lancia addirittura la rocambolesca proposta di una legge di iniziativa popolare per ridurre da cinque a tre anni il mandato delle fasce tricolori.
a cura di Carus
