“Noi di fabBene diciamo no alla controriforma costituzionale ed all'Italicum”. Parole semplici e nette quelle usate da Federica De Nigris, candidata sindaco per la lista fabBene, per rispondere all'appello del Comitato Articolo 1 di Benevento.
“Visto che nel DNA di fabBene c'è la tutela dei beni comuni, allora dobbiamo agire per difendere la Costituzione, il bene comune più prezioso di tutti”, continua De Nigris.
La compagine della sinistra beneventana ricorda che la Costituzione è “il patto fondamentale”, quello che stabilisce le regole della partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica.
Le regole, però si cambiano solo se tutti i giocatori sono d'accordo.
Per questo la prima critica di fabBene alla riforma Boschi riguarda proprio il metodo con cui è stata approvata: “Se si vuole modificare la Costituzione allora bisogna farlo allo stesso modo in cui è stata approvata: ricercando il consenso di tutte le forze politiche. Invece il Governo Renzi ha deciso di approvarla contando solo sulla propria maggioranza, come se si trattasse di una qualsiasi legge “ad personam”, da piegare alle proprie esigenze politiche. Questo atteggiamento significa che a questa maggioranza, ed anche chi la rappresenta a livello locale, interessa ben poco della democrazia e dei cittadini”, chiosa De Nigris.
Oltre che nel metodo, la riforma è sbagliata anche nel merito. “Come hanno osservato i più importanti costituzionalisti, l'intento che si cela dietro la riforma è quello di trasferire tutto il potere nelle mani del Governo- continua De Nigris - tale intento è ancora più evidente quando si si legge la riforma “in abbinamento” con la legge elettorale, il famigerato Italicum. Gli spropositati premi di maggioranza previsti dalla legge elettorale rischiano di consegnare nelle mani di una maggioranza anche riscicata il potere di eleggere organismi chiave per il buon funzionamento dello Stato, come la Corte Costituzionale ed il CSM”
Ma cosa c'entra la difesa della Costituzione con l'amministrazione di un Comune? “C'entra eccome: innanzitutto perché il Comune è un Ente riconosciuto ed istituito dalla Costituzione; -spiega De Nigris- poi perché se la Costituzione è di tutti i cittadini, allora riguarda anche gli amministratori di un Comune. Per questo ammiriamo i Comuni di Pisa e l'Aquila che hanno approvato una delibera di contrarietà alla riforma costituzionale ed all' Italicum. Quando amministreremo la città di Benevento, il nostro impegno sarà quello di approvare una delibera di analogo contenuto; inoltre continueremo a partecipare attivamente a tutte le battaglie a difesa della Costituzione, in primis a quella referendaria #iovotono.
Redazione Bn