Regionali: centrodestra in cerca d'autore

Discussione lontana dai programmi e dalle priorità della Campania

Benevento.  

Per settimane le cronache locali e nazionali sono state “occupate” dalle magagne interne ad un Partito democratico che sulle primarie in Campania ha offerto uno spettacolo da teatro dell’assurdo, fra rinvii (ben quattro), candidature imposte e poi ritirate (Migliore) e la cocente sconfitta dei cacicchi dell’establishment che sostenevano la candidatura di Andrea Cozzolino. Un lasso di tempo talmente lungo che ha finito con l’oscurare, di fatto, quanto accadeva - e accade - nel campo del centrodestra. Dove la Campania, principale regione del Mezzogiorno, si trova al centro di un marasma di alleanze che segue il singolare asse politico Salvini-Tosi-Berlusconi-Fitto-Ncd e quello geografico, ancor più atipico, che collega Napoli a Venezia. La sgradevole sensazione per l’elettorato moderato è che il quadro delle intese non prevede uno straccio di discussione sul programma e sulle priorità per la Campania. Perché quanto avverrà si deciderà a Roma. Con il centrodestra chiamato alla prova dell’unità dopo il “liberi tutti” degli ultimi tempi. E dunque confronto scarso, se non inesistente, e una partita a scacchi dove le regionali altro non sono che una pedina di una partita che si gioca altrove.

di Giovanbattista Lanzilli